La storia e le tradizioni della Sicilia Occidentale risalgono a 2000 anni fa. Visitare le magnifiche rovine dei templi greci di Segesta e Selinunte significa fare un vero tuffo nel passato; mentre Erice offre la suggestione del Medioevo e nello stesso tempo è il punto d’incontro degli scienziati di tutto il mondo. La magica isola di Mozia e le saline di Infersa completano il panorama dei tesori nascosti da scoprire in Sicilia Occidentale Mozia, un’isola magica. La piccola isola rappresenta un antichissimo insediamento punico. Gli storici antichi ne raccontano l’assedio e la distruzione da parte di Dionigi di Siracusa, nel 397 a.C. In seguito alla spietata operazione militare, gli abitanti superstiti si rifugiarono sul continente, dove fondarono Lilibeo, oggi Marsala. L’isola di Mozia si estende per 45 ettari, di fronte alle saline, completamente pianeggiante, con terreno fertile ed ottimo clima. Le testimonianze più antiche provengono dagli scavi eseguiti dal proprietario inglese Giuseppe Whitaker nei primi decenni del ‘900. Si tratta di magazzini per gli scambi commerciali, di necropoli e di santuari votivi. Il museo Whitaker contiene oltre reperti di vecchi e nuovi scavi la bellissima statua dell’Auriga in atto di incoronarsi, ritrovata a poca distanza presso una fornace. L’isola, situata a un chilometro dalla costa, si raggiunge con una piacevole traversata in traghetto di circa mezz’ora.  Altra escursione da Mazara del Vallo ha come meta Selinunte, che era una città coloniale della Magna Grecia (650 – 409 a.C.) e di seguito importante centro commerciale della vicina Cartagine fenicia nordafricana. Quattro sono i templi greci di cui si vedono i resti nell’area dell’Acropoli e a questi si aggiungono i tre templi situati sulla collina orientale. Sull’Acropoli si trova un quinto tempio costruito dai Cartaginesi. Dell’importante sistema difensivo rimane oggi un poderoso muro a gradoni, sottostante l’Acropoli, che colpisce il visitatore per la sua regolarità geometrica. A questa peculiare commistione greco-punica, che caratterizza l’antico insediamento di Selinunte, si aggiunge lo straordinario scenario delle vicine Cave di Cusa: il luogo dove, con ingegnose tecniche, i Selinuntini estraevano gli enormi blocchi di pietra, ancora visibili, per la costruzione dei templi.  Dal passato al futuro: da Segesta a Erice. Situata sul Monte Barbaro a 304 m.s.l.m., Segesta, fu, come Erice, di fondazione elima (XIII sec. a.C.). In epoca ellenistica fu alleata di Atene, poi per un breve periodo rimase soggetta a Cartagine; dopo le guerre puniche assunse grande importanza e prosperità come civitas libera romana grazie al controllo del vicino porto dell’odierna Castellammare del Golfo. Del 460 a.C. è il Tempio in stile dorico; nelle rovine della vicina città antica si ammira l’Anfiteatro ellenistico che si apre su un maestoso panorama e dove ogni estate si tengono suggestive rappresentazioni.  Erice, situata a 750 m.s.l.m., è oggi un suggestivo borgo medievale che invita a una romantica passeggiata fino al Castello di Venere, che custodiva al suo interno l’Altare di Venere ericina del XIII sec. a. C. Da qui si gode una straordinaria vista sul territorio di quasi tutta la provincia di Trapani. Questo piccolo comune, che una volta estendeva i suoi confini sino a Monreale, è sede del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, luogo di incontro e di confronto tra scienziati di tutto il mondo.  Per visitare queste meraviglie ma anche rilassarsi in piscina, in una Spa o sulla spiaggia, non c’è niente di meglio che soggiornare al nuovo Kempinski Hotel Giardino di Costanza, meraviglioso albergo a 5 stelle lusso che sorge tra distese di olivi e vigneti. Il resort si ispira al concetto architettonico dell’antico baglio trapanese e riflette la cultura e l’architettura locale con gusto raffinato.  Kempinski Hotel Giardino di CostanzaVia Salemi km7, 100 – Mazara del Vallo (Trapani)Tel.: 0923 675000 Fax 923 670326E-mail info.mazara@kempinski.comwww.kempinski-sicily.com