Non vogliamo esporvi alla noia di un Pirandello scolastico, non ci ripeteremo nel descrivere il dramma di Ciampa, affezionato scrivano, disposto a tollerare qualsiasi cosa purché il suo ruolo sociale e la considerazione che gli altri hanno di lui non vengano intaccate.
Fortunatamente abbiamo assistito ad uno spettacolo diverso, dinamico ed intenso.
Per affrontare l’Opera, evitare lo stereotipo, definitivamente svuotato di senso, del dramma borghese, occorre tentare, infatti, un approccio nuovo, cambiare prospettiva e punto di vista, scavare e portare in superficie i flussi sotterranei del testo.

Operazione riuscita alla Compagnia Annabella Schiavone che “rivede” il salotto borghese di casa Fiorica, aggiornandolo alle usanze dei nostri tempi. I personaggi non hanno classiche “entrate” e “uscite” ma, durante tutta l’azione, spiano, confabulano, scongiurano e tramano, rimuginano le parole tentando di trasformarle in “azione parlata”.
Beatrice (Sabrina Dodaro) , moderna Medea, vede trasformarsi in prigione il legame matrimoniale e decide di recidere i ceppi del giogo sociale :l’onore.

Al suo cospetto, il Ciampa di Tito Manganelli, assume toni nuovi di meschina negatività e di violenta follia. Già, la follia, l’eterno tema: nello spazio vuoto del palcoscenico tutti rivelano la propria “corda pazza” fino alla parossistica chiusura che rimane sospesa nell’urlo di Beatrice. E sempre il teatro, con il suo sapore antico: e il pubblico lì, ancora una volta, stupito.

ROMA.TEATRO DELL’OROLOGIO
(Corso Vittorio Emanuele)
6 – 25 Febbraio 2007

Informazioni
Sala Orfeo Via de’ Filippini, 17/a Tel. 0668308330
Dal martedì al venerdì ore 21,00 sabato ore 17,30 ed ore 21,00
domenica ore 17,30
Biglietti intero 16 €, ridotto 12 €, cral studenti ed over 65, 8 €,
tessera associativa del teatro 2 €