Il glamour barocco delle peonie non si discute. È impossibile resistere a tutti quei petali vaporosi dalle mille sfumature, a cui a volte si aggiunge un profumo che non si dimentica. “Non è neppure una pianta esigente, si adatta al gelo delle Alpi, come al caldo umido della Val Padana, o al secco delle colline del Sud. E poi sono quasi immortali, se le piantate in giardino le potranno godere anche i vostri nipoti. Però ha bisogno di tempo per dare il meglio di sé, per i primi anni sarà più impegnata a creare le sue radici, che a fiorire”, spiega Lucia Romani Adami, agronoma specializzata nella coltivazione di questo fiore. Le specie e le varietà sono tantissime, crescono meglio in piena terra, ma molte si possono coltivare anche in vaso. La più nuova è una varietà bianca, creata da Roberto Gamoletti, che di chiama Orticola ed è dedicata alla famosa mostra floreale milanese. “In questo periodo si comprano in vaso e già fiorite, ma è meglio aspettare la fine dell’estate prima di trapiantarle nel terreno o in un vaso più grande. In autunno si compra invece la radice nuda”, continua l’esperta, che ci spiega come sceglierle e coltivarle. E per chiarire tutti i dubbi potete leggere il suo libro, Peonie, edito da Edagricole, che vi svelerà tutti i segreti di questo splendido fiore.

Erbacea o arborea?

Peonia arborea Duchesse de Morny
Le più conosciute sono quelle erbacee alte circa 70-80 centimetri. Spariscono completamente ogni inverno per poi rinascere in primavera e sbocciare fra la fine di aprile e l’inizio di giugno in meravigliosi grandi fiori che possono anche raggiungere i 30 centimetri di diametro. Se le volete coltivare in vaso vi conviene puntare su queste.

Le arboree invece sono cespugli sontuosi, che possono diventare alti anche 2 metri e in genere fioriscono prima. Non sono facilissime da trovare e costano un po’ di più delle altre. Non sono amate dai giardinieri frettolosi perché crescono lentamente, ma la loro bellezza vale l’attesa.

Come si coltivano
Posizione: tutte le peonie amano il sole, soprattutto quelle erbacee e se volete una bella fioritura dovete garantire un bel po’ di ore di sole giornaliero, ma se la cavano anche in mezz’ombra. Tutte sopportano bene il caldo d’estate e hanno bisogno del freddo in inverno avere una grande fioritura.

Terreno: non amano i terreni molto acidi, ma per il resto non sono esigenti, a patto di garantire un buon drenaggio. Se le piantate in giardino scavate una buca profonda e mettete della pomice o dell’argilla espansa sul fondo. Poi mescolate alla terra del compost e una manciata di concime granulare per piante da fiore. In vaso usate un contenitore di almeno 30 centimetri di diametro, da sostituire ogni 2-3 anni con uno leggermente più grande. Mettete sul fondo pomice o argilla espansa, poi preparate un mix di terra da orto e terriccio universale che contenga pomice o altre sostanze drenanti.

Acqua: per i primi 2-3 anni avranno bisogno di acqua a terreno asciutto dalla primavera all’autunno, poi se le avete piantate in giardino diventeranno quasi autonome e avranno bisogno di acqua abbondante solo prima e dopo la fioritura o in caso di siccità. In vaso invece dovrete continuare a bagnarle a terreno asciutto.

Concime Bisogna a stare attenti a non esagerare. L’ideale sono due concimazioni l’anno, una in autunno e una dopo la fioritura. Hanno bisogno di un fertilizzante povero di azoto, ma ricco in fosforo, potassio e microelementi. Molti concimi granulari hanno queste caratteristiche, per essere sicuri chiedete al vostro garden di fiducia. La cenere di legna ha proprio queste caratteristiche, però va mischiata a terriccio universale, in modo che la cenere sia circa un terzo. Anche il letame in pellet è un ottimo fertilizzante.