Sono passati più di settant’anni da quando Charlie Chaplin, nel 1940, scrisse, diresse e interpretò il suo primo film parlato, II grande dittatore, geniale e pungente satira antinazista realizzata quando le armate del Terzo Reich avevano ormai soggiogato l’intera Europa. Da allora, il mondo è cambiato, noi siamo profondamente diversi e così anche l’assetto politico del mondo. Eppure la realtà contemporanea presenta strane e inquietanti analogie. Una crisi economica che ricorda quella del ‘29, il crollo delle banche, l’inflazione, la disoccupazione e la depressione.
L’incredibile attualità de II grande dittatore risplende ancora oggi come un vero e proprio inno alla libertà, all’amore e alla speranza, come fulgido esempio di coscienza impegnata, di denuncia politica e di condanna verso ogni forma di sopruso.
Potrebbe sembrare un’idea presuntuosa decidere di confrontarsi con un progetto di questa portata. Ciò che mi tranquillizza è il fatto che il Teatro, quello vero, non insegue paragoni, ma è materia viva, creativa, e questo lo distingue da qualsiasi altra forma artistica.
C’è da tremare di fronte al genio di Chaplin allo stesso modo con cui c’è da tremare di fronte al genio di Shakespeare; l’approccio, a mio avviso, deve essere lo stesso. Forse la domanda più spinosa è “come” interpretare un ruolo, anzi due, che sono diventati un’icona del talento e della mimica chapliniana. Anche in questo il Teatro mi viene in aiuto. Ho sempre creduto che uno dei compiti dell’attore sia quello di “ascoltare”; le parole dei tuoi interlocutori danno vita alle tue, le azioni degli altri in qualche modo determinano le tue e ciò che accade in scena sarà quindi il risultato di queste relazioni. In questo senso il nostro spettacolo sarà “altro” rispetto alia versione cinematografica. È invece fondamentale mantenere l’ironia, il sarcasmo e l’irresistibile comicità di un’opera in cui la musica, composta per l’occasione da Germano Mazzocchetti, e le parti cantate, impreziosite dalla presenza di un’artista come Tosca, saranno grandi protagonisti. Massimo Venturiello
Teatro Eliseo
16 febbraio – 6 marzo 2016
ll grande dittatore
Commedia musicale
adattamento Massimo Venturiello
musiche Germano Mazzocchetti
con
Massimo Venturiello e Tosca
e con
Lalo Cibelli, Camillo Grassi, Franco Silvestri,
Sergio Mancinelli, Gennaro Cuomo, Pamela Scarponi
Nico Di Crescenzo, Alessandro Aiello
scene Alessandro Chiti costumi Sabrina Chiocchio coreografie Daniela Schiavone
light designer Umile Vaineri sound designer Antonio Lovato
regia Giuseppe Marini e Massimo Venturiello
Produzione SOCIETA’ PER ATTORI