Non poteva mancare un appuntamento tanto importante, Carlo Giuffré, tra i massimi interpreti contemporanei del teatro di Eduardo col quale si misura per la sesta volta, incontrando ancora i testi e le battute del suo più celebre predecessore. Forte di una specifica tradizione culturale – insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano col Premio Olimpico alla carriera – con l’esperienza di 60 anni di palcoscenico e quasi 80 di vita, l’attore imposta la regia di questo testo difficile e duro – capace di «raccontare la vita e le scansioni dell’anima» mettendone in evidenza il valore di monito alla città che ha bisogno di una nuova presa di posizione ma anche e soprattutto di una speranza nel futuro, in un momento in cui Napoli vive un crescendo di criminalità e violenza proprio perchè «coloro che veramente amano questa città non devono mai smettere di indignarsi e urlare la loro rabbia!». Quale maggiore attualità dunque, della vicenda di Antonio Barracano, ispirata ad una storia di cronaca vera – Eduardo conobbe questo personaggio realmente esistito – nella quale il protagonista è un uomo d’onore, un “capoquartiere” che amministra la giustizia nella celebre zona di Napoli divenendone di fatto l’autorità assoluta a cui tutti si rivolgono per risolvere problemi di varia natura. Ma Eduardo teneva molto a questo protagonista tanto che scrisse la commedia di «un eroe che proprio con l’azione dimostra di non agire, un idolo polemico, un personaggio che in buona fede fa del male, un giusto che perpetua l’ingiustizia». Allora Campoluongo, già detto “naso ‘e cane” perché qualcuno gli aveva strappato il naso a morsi durante una rissa, diventa, malgrado tutto, la speranza di vedere il mondo cambiato, tanto più nella versione di Giuffré che inserisce un finale a sorpresa, particolarmente emozionante e colorato. In occasione della prima romana dello spettacolo, Carlo Giuffrè riceverà un Premio Speciale alla Carriera: alle ore 20, nella platea del Teatro Quirino, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli premierà i 60 anni di attività di un’eccellenza della scena italiana; un plauso quindi all’arte della recitazione che negli anni Giuffrè ha saputo sempre meglio coltivare e privilegiare.   Eduardo, inoltre, sarà “presente” e quindi variamente ricordato anche in una forma più insolita: in occasione delle repliche dello spettacolo, il teatro, ospiterà immagini della commedia disegnate da Daniele Bigliardo. In mostra Eduardo a Fumetti, una pubblicazione (edita da Elledì ’91) che illustra i testi di De Filippo per disegni in bianco e nero. Cinque fumetti de Il sindaco del rione Sanità diventeranno invece pannelli a colori esposti nel foyer: l’inaugurazione mercoledì 19 alle ore 17.00 alla presenza di Carlo Giuffrè che incontrerà quindi il pubblico e dialogherà con Daniele Bigliardo, disegnatore dell’intera collana.  Roma, Teatro QuirinoDal 15 dicembre 2007 al 13 gennaio 2008