Come potremmo vivere senza pomodoro? La pizza, la pasta e tante ricette non sarebbero più le stesse senza il rosso frutto dell’orto. Crudo, cotto, è l’ortaggio più consumato in Italia. Eppure ne abbiamo fatto a meno fino al Sedicesimo secolo quando gli Spagnoli lo hanno introdotto a Napoli, dopo il suo arrivo dall’America Centrale. Viene prodotto in serra per tutto l’inverno ma da adesso in poi, fino all’autunno, abbiamo la possibilità di godere dei pomodori cresciuti con il sole, in pieno campo. Rossi per il sugo, più acerbi per l’insalata, i pomodori hanno moltissimi pregi. Un grammo di proteine, uno di grasso, tre di zuccheri semplici. Tutto il resto, per arrivare a cento, è acqua. Meno di venti calorie per etto! Quindi amico della dieta. Non è vincente sui grandi numeri, ma sulle sostanze più rare. Tra i minerali, troviamo una buona dose di potassio, utilissimo per ridurre la pressione arteriosa e contro il ristagno dei liquidi nei tessuti. Tra le vitamine, ben rappresentate quelle del gruppo B; abbondanti, la C e la A, sotto forma di caroteni. Freschi contengono circa la metà, a parità di peso, di vitamina C rispetto agli agrumi, ma la conservano in buona percentuale nelle trasformazioni. Il colore rosso è un dono del carotenoide licopene che agisce come forte ossidante proteggendo le cellule contro gli effetti dei radicali liberi. Contrasta quindi l’invecchiamento dei tessuti e sembra prevenire alcuni tipi di tumori. Eppure nel pomodoro c’è qualcosa che lo mette al bando dai menù dei ristoranti macrobiotici. Le sostanze incriminate sono i glicoalcaloidi solanacei, comunemente solanina. Si tratta di sostanze che vengono prodotte come mezzo di autodifesa contro gli insetti ma risultano tossiche per l’uomo perché distruggono l’enzima che che interviene nella trasmissione dell’impulso nervoso. Dunque dobbiamo rinunciare ai pomodori? Neanche per sogno! Risulta che la solanina sia concentrata nelle foglie che ovviamente non vengono mangiate. Inoltre il contenuto è di gran lunga inferiore nei pomodori maturi rispetto a quelli verdi. Quindi è meglio dare la preferenza, anche per le insalate, ai pomodori rossi. L’effetto solanina è controbilanciato dai lati positivi del pomodoro che inoltre ha tutti i requisiti per essere un alimento energetico ma nelle stesso tempo rilassante perché rigeneratore della struttura cellulare del sistema nervoso. Via libera, dunque, a questo dono dell’orto. Gustoso per il palato, rallegra la nostra tavola con il suo colore acceso e soprattutto ci mantiene giovani!