Si avvicina la data elettorale e i toni cominciano a farsi caldi. Ai microfoni di Radio Anch’io Berlusconi abbandona i toni felpati degli ultimi tempi e aggiusta il mirino. Dopo gli strali a Casini è il turno dell’ex pm di Mani Pulite Di Pietro sul tema caro della giustizia: “Ho orrore di Di Pietro e lo dico chiaro e forte. È  il campione delle manette”, mentre l’alleanza con i democratici per l’ex premier “è sintomo di una cultura giustizialista”.  La replica dell’ex pm non si è fatta attendere: “Berlusconi teme che l’accoppiata pd-Italia dei Valori possa vincere le elezioni, perchè è più credibile negli uomini e nel programma”. La polemica a distanza Berlusconi-Di Pietro ha segnato la svolta del cavaliere in una campagna elettorale tenuta fino ad ora in sordina.  Primo problema del programma di Berlusconi è quello dei rifiuti a Napoli. Quindi riduzione delle tasse in favore di famiglie, imprese e lavoro, secondo quella che lui stesso definisce “la vecchia ricetta liberale di sempre”. Poi rilancia il suo cavallo di battaglia elettorale, “l’abolizione completa dell’Ici”, cui seguono altri provvedimenti di natura economica, come la detassazione sugli straordinari. Sensazione di déjà vù anche in tema di sicurezza e famiglia, con la reintroduzione del poliziotto di quartiere e il bonus bebé in favore delle famiglie. “In testa a tutti i problemi però – ha precisato Berlusconi – è quello dell’emergenza rifiuti a Napoli: sto studiando di notte come risolvere questa situazione”. Sonni agitati per il cavaliere che si riserva nel finale un affondo di tinta quasi morettiana al centrosinistra: “Se gli italiani dovessero far vincere la sinistra e Veltroni, vorrà dire che se la sono cercata e se lo meritano”.