Ognuno di noi ha dei ricordi spiacevoli nella propria memoria che vorrebbe cancellare. Da oggi, stando a quanto è emerso da uno studio olandese, si possono rimuovere i brutti ricordi. A dimostrarlo è stata l’equipe che dell’Università di Amsterdam.  I ricercatori hanno sperimentato su un campione di 60 persone affetti da aracnofobia. Alle “cavie” sono stati fatti ricordare momenti brutti legati alla loro paura degli scarafaggi. Tutti hanno subito uno stress psicologico dovuto al ricordo. Alla metà di loro è stata somministrata una pillola antipertensiva betabloccante, ad altri del semplice placebo.  Dallo studio è emerso che alle persone a cui era stata somministrata al pillola miracolosa avevano reagito in maniera diversa al ricordo di un brutto episodio della loro vita. Il farmaco, infatti, ha il potere di ridurre la pressione arteriosa interferendo con il cervello quando il soggetto ricorda alcuni momenti spiacevoli. Al contrario, alle trenta persone a cui era stato dato del placebo, non avevano reagito in maniera diversa nel momento in cui veniva chiesto loro di ricordare brutti episodi della loro vita.La ricerca ha suscitato non poche polemiche. Daniel Sokol, bioeticista al St. George’s, dell’Università di Londra, ha sottolineato, infatti, le conseguenze psicologiche che il farmaco potrebbe avere sui pazienti. “Rimuovere i ricordi che addolorano o terrorizzano non è come togliere una verruca o un neo” ha affermato Sokol, ed ha aggiunto ”Cambierebbe l’identità personale, poiché siamo legati alle nostre memorie; ciò potrebbe avere benefici in alcuni casi, ma dobbiamo riflettere sugli effetti che questo avrebbe sugli individui, la società e sul senso profondo dell’essere umano”.
Resta ancora da chiarire, inoltre, se l’effetto che il farmaco ha sul paziente sia solo transitorio o se possa essere utilizzato anche su persone che nella vita hanno subito grandi stress post traumatici