C’è che si mette in viaggio con valigie e viveri per alcune settimane. E chi, invece, avendo meno fortuna, si accontenta della classica giornata fuori porta e si gode qualche ora di sole sulla spiaggia. Sembra proprio che le vacanze estive siano ormai scattate per tutti, o quasi.  Le autostrade sono invase da code e rallentamenti in quasi tutta la nostra penisola, dunque è fortemente consigliato, prima di mettersi in viaggio, di dare un’occhiata alle informazioni sul traffico, per evitare di passare mattinate intere in viaggio con la sola compagnia dell’asfalto bollente! Ma quali sono le mete preferite dagli italiani? La maggior parte sceglie per le proprie ferie il mare, qualcuno per sfuggire all’intensa calura la montagna, altri ancora il lago o la campagna. Tuttavia la regina dell’estate 2007 è sempre la spiaggia, con le sue attrattive, gli ombrelloni e la nuotata distensiva: i più giovani amano divertirsi giocando a beach volley, oppure dedicandosi all’acqua gim o all’acquascooter. I più fortunati si concederanno qualche settimana all’estero: America e Oceania le mete più ambite, anche se l’Asia raccoglie i suoi consensi. Tuttavia la maggioranza sceglierà di rimanere entro i confini nostrani, muovendosi soprattutto con l’automobile. Ma quali sono i rischi che si incorrono mettendosi al volante in questo periodo? Oltre il traffico intenso, il pericolo maggiore è rappresentato dagli incidenti: dunque rispettare il codice stradale e le regole diventa fondamentale. Per sensibilizzare l’opinione pubblica in questo senso anche il mondo della politica ha deciso di intervenire, dando vita ad una campagna che coinvolge sia il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che il premier Romano Prodi, che incitano i guidatori a muoversi con cautela e, soprattutto, sobri. Ma, malgrado i ripetuti richiami alla prudenza, sono tanti gli incidenti che sconvolgono le nostre strade in questi giorni di esodo: Milano, Bologna, Roma, Salerno, Firenze sono solo alcune delle città colpite da tragici episodi di scontri automobilistici.  Dunque occhi aperti, perché guidare può sembrare anche rilassante, ma può rivelarsi una fatalità.