Indipendentemente dal tenore delle notizie, è la politica ad essere più ricordata, influenzando positivamente o negativamente gli italiani. È però l’economia il vero motore dell’ottimismo, condotto da sicurezze sui soldi, i redditi ed il lavoro.
Guardando ai progetti per il futuro, la famiglia italiana ha in media  3,3  progetti da realizzare concentrati su beni famigliari (79%), le persone e la famiglia (69%) e il risparmio (62%). Tra i progetti personali, gli italiani danno priorità alle vacanze (28%) rispetto allo studio dei figli (19%).
E’ questa la fotografia scattata da Agos insieme alla società di ricerca Eumetra MR nella prima edizione del nuovo osservatorio permanente, Agos Monitor, che ha l’obiettivo di indagare sull’evoluzione delle abitudini e dei comportamenti degli italiani con particolare attenzione alla dinamica dei consumi e degli acquisti.
Le famiglie italiane sono sottoposte a continue sollecitazioni ed up&down in una situazione economica complessiva che sfiora la stagnazione. Il sentiment che era in ripresa a maggio, sotto l’apparente influsso di qualche buona notizia su occupazione, redditi ed inflazione, sembra subire una inversione nella seconda metà di Agosto, a causa dell’instabilità politica del Paese.
Questa dinamica complessa di saliscendi pone legittimamente il problema di quali news influenzino veramente il sentiment degli italiani. Il monitoraggio proposto da Agos1 – alla sua prima edizione– offre qualche risposta. La ricerca conferma infatti che le news hanno un impatto sulla generazione di ottimismo o pessimismo, ma il loro meccanismo di funzionamento non è banale.
Quali sono le news ricordate di più?
Sul lato delle news positive sono soprattutto quelle politiche ad essere ricordate di più (18%) ma aumenta il peso di quelle “economiche” (13%) in grado di generare piccoli gap positivi, almeno nel periodo considerato.
Sul fronte del pessimismo abbiamo le stesse categorie, con interpretazione  opposta. Al primo posto ancora la politica  (33%) con i delusi per i risultati delle elezioni europee, i contrari ai provvedimenti governativi, ecc. Ma anche l’economia (11%), la cronaca nera (7%) ed un po’  (il 2%) il cambiamento climatico.
L’indagine di Agos prova anche a pesare l’effetto delle informazioni sull’atteggiamento degli italiani. Basandosi sull’analisi dei risultati della prima edizione di Agos Monitor,  emerge come le news positive pesino il doppio di quelle negative nella formazione del sentiment degli italiani: una news positiva ne scaccia due negative.
“Siamo immersi in un potenziale mood negativo tutti i giorni. Ma le news negative, anche se hanno l’impatto del ricordo e dell’emozione – mediamente sulle corde dell’ansia e della preoccupazione – non hanno sempre la forza di influenzare il sentiment degli italiani. Sono le news positive che funzionano meglio. Quando gli eventi positivi sono ricordati, determinano maggiormente una positività di pensiero dei lettori ed ascoltatori ed in qualche misura scacciano la nuvola di segnali critici che ci attornia” ha dichiarato Fabrizio Fornezza, sociologo, ricercatore sociale e di mercato e presidente di Eumetra MR.
Ottimismo e progetti della famiglia
Quando abbandona l’atteggiamento di attesa,  quando intravede spiragli di futuro, la famiglia italiana sogna. Ha progetti diversi da realizzare (in media 3,3 a testa) concentrati su beni famigliari (79%), le persone e la famiglia (69%), risparmio (62%).
In particolare il 34% dichiara di voler migliorare la propria casa, il 25% vorrebbe acquistare un auto, un motociclo o una barca, il 20% comprare una casa, il 17% rendere l’ambiente domestico più sostenibile, il 17% investire nella tecnologia per la casa, l’8% prendere in affitto una casa oppure acquistare una seconda proprietà.
“Non sempre, ovviamente, si può o si vuole realizzare questi progetti attingendo ai fondi a disposizione. In questi casi, un’opportunità è rappresentata dalla richiesta di un prestito o di un finanziamento; una soluzione che gli italiani sembrano riservare soprattutto ai  progetti di medio termine, come una ristrutturazione edilizia (21%) o l’acquisto di un’auto (20%). Per quelli leggermente più «frivoli», come una bella vacanza, i risultati della ricerca sembrano evidenziare la tendenza ad aspettare di avere i fondi a disposizione (54%), anche a costo di aspettare un po’ di più. Dall’indagine emerge quindi la cultura tradizionale che ritiene spesso che il ricorso al credito sia più legittimo tanto più l’acquisto rinforza il patrimonio della famiglia” ha dichiarato Flavio Salvischiani vice direttore generale di Agos .
Per quanto riguarda i progetti finanziari, il 36% degli italiani desidera creare una riserva di denaro per il futuro, il 17% investire in un fondo pensione, il 15% creare un reddito aggiuntivo per una situazione di emergenza e il 13% rimborsare i debiti.
“Il risparmio comunque resiste, benché diminuito nelle quantità annualmente accumulate rispetto ai tempi d’oro, e risulta persino in modesta ripresa. A resistere in realtà è soprattutto indole italica dell’accumulo che sembra trasmettersi di generazione in generazione malgrado le difficoltà attuali. Ma l’intenzione non manca. Diversamente da quello che si pensava qualche anno fa, i giovani continuano a risparmiare e soprattutto hanno intenzione di farlo” ha concluso Fornezza.