Il Procuratore Aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, ha rilasciato un’intervista a Klaus Davi in cui ha affrontato temi riguardanti i mafiosi gay, le possibili infiltrazioni malavitose in vista del prossimo Expo, Gomorra e Saviano. Alla domanda: “Saviano è diventato una sorta di icona internazionale. Non si rischia il professionismo dell’anticamorra?”, Antonio Ingroia ha risposto: “La nostra epoca è dominata dai media. Si rimane prigionieri di quell’icona mediatica che ci viene appiccicata addosso. Bisogna saper gestire i media per lanciare, messaggi e simboli positivi. Dall’altra parte non bisogna fare del professionismo. Non sempre è facile ma Saviano ha dimostrata di essere intelligente.” Così ieri sera, durante lo speciale di Che tempo che fa? di Fabio Fazio, Roberto Saviano ha tenuto un monologo di circa quaranta minuti in cui ha ribadito il potere della scrittura. Definitosi lui stesso un’ “operazione mediatica”, l’autore di Gomorra ha ribadito l’importanza di far conoscere gli orrori della camorra perché questi riguardano tutti. Ogni giorno vengono uccise due o tre persone e la cronaca nazionale le ignora. Se ne parla solo quando ci sono grandi spargimenti di sangue.Inoltre Saviano ha lanciato una provocazione: che la lotta alla criminalità organizzata diventi una moda. L’apparizione televisiva si è conclusa con l’immagine dello scrittore mentre si allontanava dallo studio con la scorta (che lo accompagna dal 13 ottobre 2006), quella che lui stesso ha definito la sua nuova famiglia.