Il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha intimato alle milizie sciite di Moqtada al Sadr, che stanno combattendo da martedì con le forze armate irachene nella regione di Bassora, di deponere le armi entro 72 ore. La sua richiesta, però, è destinata a cadere nel vuoto. Secondo molti, gli scontri  sono il prologo di una vera e propria guerra per il controllo della provincia di Bassora, fondamentale per la stabilità dell’intero paese. Soprattutto a causa della presenza di ricchi giacimenti di petrolio. Secondo le autorità mediche, ci sono già stati cinquanta morti e più di 200 feriti.