La cucina italiana è una delle bellezze che più ci invidiano all’estero, ma gli italiani, interrogati sul mondo della cucina, mostrano grosse lacune. Associano il nome di alcuni piatti tipici regionali con significati del tutto fuorvianti. Nonostante 7 italiani su 10 dichiarano di badare molto all’italianità dei prodotti acquistati, e nonostante quasi la metà(49%) ha affermato di essere abbastanza ferrato sull’argomento, facendo molta attenzione al gusto (22%) o al territorio di provenienza (31%), emerge tuttavia un’ignoranza diffusa sul mondo della gastronomia. Gli errori piu’ grossolani? Più di 8 italiani su 10 alla parola Erbazzone, classica torta emiliana a base di verdure, pensano ad un nomignolo usato a Roma per chiamare i giardinieri o a una parolaccia romanesca, mentre la metà associa lo Sfincione siciliano non alla torta salata tipica della Sicilia, ma credono sia il soprannome dato ai bulletti locali dell’isola. Gli errori piu’ clamorosi? Pensare che il Culatello sia una persona molto fortunata e confondere le Zeppole con un tipo di scarpa rialzata. Se le specialita’ regionali sono il fiore all’occhiello dell’eccellenza italiana, gli abitanti del Belpaese dimostrano di non conoscere a fondo i tesori di casa propria.E’ quanto emerge da uno studio promosso dalla rivista Viaggi del GustoMagazine, in uscita in questi giorni, condotto tramite interviste web a oltre 1.100 utenti donne di blog, forum e community loro dedicate, per capire quanto gli italiani conoscono le specialita’ culinarie locali del Bel Paese.