Avrete tempo fino al 18 maggio per assistere ad uno strepitoso Umberto Orsini di scena al Teatro Eliseo di Roma. Accompagnato dalle note e dal canto di Giovanna Marini, e sotto la regia di Elio De Capitano, Orsini interpreta i pensieri che Wilde, durante il suo periodo di reclusione per sodomia, impresse ne “The Ballad of the Reading Gaol”. “È una messa in scena complessa, ritualmente complicata, dove una volta ancora l’attrazione fisica si sublima in canto e il canto sublima la sofferenza in bellezza. Al centro di tutto Wilde, la sua condizione disperata di prigioniero e il corpo di un ragazzo, un giovane condannato alla forca per l’assassinio della sua amante. Wilde lo ha solo intravisto nell’ora d’aria della sua orrenda galera…trova una nuova vena che unisce i suoni, i colori, i pensieri e gli incubi.”. Questa la risposta di Elio De Capitano alla domanda se “The Ballad of the Reading Gaol” si presta ad una messinscena. Giovanna Marini, scegliendo l’inglese per le sue ballate, ha composta le musiche dello spettacolo fondendo la ballata irlandese e l’elisabettiano John Dowland arrivando fino a Schubert. Il regista che ha lavorato alla traduzione e alla drammaturgia ci presenta un “Orsini con un’idea ostinata e precisa di se stesso in rapporto a quel materiale…inizialmente attento alla non contaminazione di quell’intuizione nascente con lo spirito dei song di Giovanna, i due hanno rinunciato ad ogni possibile trattenimento fino al bellissimo finale a due voci.”. Di grande pregio la scelta di Orsini nel recitare i versi senza impersonificare Wilde, ma restando distaccato in maniera da far cogliere al pubblico la vera essenza dell’opera puntando soprattutto sul lato “aritistico-estetico” dei versi. Uno spettacolo che potrete portare a casa con voi grazie all’etichetta discografica NOTA che ha inciso la ballata su cd.