Petruccio e Caterina, i protagonisti de La Bisbetica domata di Shakespeare, sono probabilmente i progenitori della genìa degli “amanti litigiosi”, quelle coppie che sembrano trovare nell’alterco e nel battibecco la dimensione aurea del loro amore. Testo giustamente celeberrimo e sempre in voga in tutto il mondo, trova nella versione firmata da Matteo Tarasco e interpretata da Tullio Solenghi una nuova coloratissima vitalità. Se infatti da una parte la scelta di una compagnia tutta maschile vuole recuperare filologicamente quella che era la consuetudine elisabettiana, dall’altra la chiave carnascialesca e genuinamente popolare restituisce il divertimento, l’ironia e la comicità di cui la commedia è intrisa. Il ritorno di Solenghi al teatro è quindi un vivacissimo classico, ben architettato sulle corde farsesche e al contempo misurate dell’attore genovese, che qui recupera anche il personaggio del barbone Sly, vittima di una burla di girovaghi commedianti che gli regalano per il tempo dello scherzo l’identità di Petruccio, spesso tagliato da molti allestimenti. Una lettura, quella del regista Tarasco, che pone al centro proprio Petruccio e non Caterina, coerentemente al titolo originale “The taming of the screw” letteralmente “L’addomesticamento della bisbetica”. La compagnia, composta da soli uomini, è affiatatissima e si avvale, tra gli altri, di Francesco Bonomo nel ruolo della bisbetica, Marco Cavicchioli e Giancarlo Condè, incorniciata dalle scene di Carmelo Giammello, dai pirotecnici costumi di Andrea Viotti e sostenuta dall’efficace traduzione di Masolino D’Amico.

Roma
TEATRO TOR BELLA MONACA
Sala Grande

18 novembre 2006 ore 21.00
19 novembre 2006 ore 17.00