Ambizioso e ricco di colpi di scena, La caduta dei giganti (Mondadori,pag.1032, € 25) prende le mosse dalla Prima Guerra Mondiale per arrivare, attraverso anbientazioni storiche, alla Rivoluzione d’Ottobre e alle lotte per il diritto di voto alle donne. Scavando nelle vicende personali di ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose, attraverso i destini di cinque famiglie (una americana, una russa, una tedesca, una inglese e una gallese) Follet ci restituisce un drammatico affresco della guerra e delle sue conseguenze.
 
Dalle miniere di carbone ai candelabri scintillanti di palazzi sontuosi, dai corridoi della politica alle alcove dei potenti, da Washington a San Pietroburgo, da Londra a Parigi il racconto si muove incessantemente tra drammi nascosti e intrighi internazionali. Ken Follett è nato a Cardiff nel 1949 e vive a Londra. Laureatosi in filosofia all’University College di Londra, ha lavorato come giornalista. La sua straordinaria carriera di scrittore inizia nel 1978, con l’exploit di La cruna dell’Ago. Un successo mondiale hanno ottenuto anche i successivi romanzi (tutti editi in Italia da Mondadori): Triplo, Il codice Rebecca, L’uomo di Pietroburgo, Sulle ali delle aquile, Un letto di leoni, I pilastri della terra, Notte sull’acqua, Una fortuna pericolosa, Un luogo chiamato libertà, Il terzo gemello, Il martello dell’Eden, Codice a zero, Le gazze ladre, Il volo del calabrone e Nel bianco.