D’Alema, Franceschini, Fassino, Veltroni e… Grillo? La sinistra italiana continua a sorprendere se stessa e i suoi avversari con la proposta di Beppe Grillo di candidarsi come leader del Partito democratico.  ”Dalla morte di Enrico Berlinguer – scrive Grillo – nella sinistra c’è il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Una sinistra senza programmi, inciucista, radicata solo nello sfruttamento delle amministrazioni locali. Disparati gli inevitabili commenti. Come quello di Marco Travaglio all’Adnkronos:”La notizia più divertente del decennio. Credo che sicuramente prenderebbe un sacco di voti” Accogliente Mario Adinolfi, candidato alla segreteria del Pd e membro della direzione nazionale, che commenta: “Se lo fa con serietà, se non è una boutade estiva, se conosce e accetta le regole e si sottopone al vaglio degli iscritti al Pd iscrivendosi lui stesso entro i termini stabiliti, a me viene da dire solo una cosa a Beppe Grillo: benvenuto tra noi”. “Ho paura che tra qualche giorno – aggiunge – scoprirà che le modalità di presentazione al congresso sono complesse e burocratiche, ma deve essere serio e evitare grida qualunquiste. Io faccio fin d’ora appello ai burocrati del Pd affinché non impediscano nei fatti la candidatura di Beppe Grillo: i circoli siano veramente aperti e raccolgano le iscrizioni di tutti, ‘grillini’ compresi. Pessimista invece, Luigi Li Gotti dell’Idv: “Un comico usa tutti i mezzi per fare spettacolo ma cosa diversa è fare politica. Finché si tratta di provocazione va bene, ma guai se quello di Grillo si trasformasse in impegno politico diretto”.