Secondo alcuni documenti segreti della Cia, resi pubblici il 26 giugno, i servizi segreti statunitensi nel 1960 avevano cercato di reclutare due mafiosi statunitensi per avvelenare Fidel Castro, allora al suo primo anno di governo. I documenti erano parte di un rapporto sulle attività passate e presenti dell’agenzia di intelligence degli Stati Uniti. Giancana, noto come Sam Gold a suggerì l’idea di usare il veleno in quanto l’utilizzo di armi da fuoco sarebbe stato troppo rischioso.Ad un funzionario del regime vicino al leader cubano, Juan Orta, furono inviate le sei pillole che avrebbero stroncato la vita di Castro. Il piano fallì e venne abbandonato nell’aprile del 1961, dopo la crisi della Baia dei Porci. Allora un gruppo di esuli cubani appoggiati dall’amministrazione di John FitzGerald Kennedy non riuscì ad invadere Cuba.