La ricerca, condotta da Nicholas Christakis, della Harvard Medical School e dell’Università della California a San Diego, apparsa sul “British Medical Journal”, ha esaminato un campione della precedente indagine “Framingham Heart Study” sulla salute degli americani: 5124 adulti, di età compresa tra i 21 ed i 70 anni, seguiti ed osservati nell’arco temporale 1971-2003.  Gli studiosi hanno, così, riscontrato l’instaurarsi, tra i 5124 partecipanti, di ben 53228 connessioni, scrutando accuratamente, nell’arco 1983-2003, gli stati d’animo di un gruppo di 4739 persone. I curatori dell’indagine, Christakis e Fowler, infatti, hanno affermato: “Avere contatti sociali altri fa bene a noi stessi, ma anche al nostro network di amici”. La tristezza, al contrario, secondo i medesimi autori, fortunatamente non ha elargito lo stesso sistema di contagio della felicità: lontani, dunque, dai “musi lunghi”.