Meglio programmare in anticipo le vacanze di Natale 2012. Pochi regali e visite ristrette alla propria cerchia familiare. Perchè il 20 dicembre 2012 potrebbe essere per noi l’ultimo giorno. Questa la lettura del cosiddetto “lungo Computo” che volge al termine nel calendario Maya. E, ovviamente, il sipario della nostra esistenza chiuderà in grande stile: eruzioni, tempeste, inversione dei poli e, non ultima, la comparsa di un nuovo pianeta, fino all’apocalisse. Non basta. I profeti della sventura adducono tutta una serie di motivazioni per rendere ancora più tangibile l’idea della fine: la rara posizione del sole durante il solstizio d’inverno del 21 dicembre 2012, l’attività solare troppo intensa e poi la nuova eruzione del Vulcano Yellowstone negli Usa, senza dimenticare lo scontro del Pianeta X con la terra. Il tutto abbinato alla lettura catastrofica della Genesi, di Nostradamus e del Libro dei Mutamento dell’Antica Cina, per un riscontro reciproco e continuo della fine annunciata.Ma l’esigenza di vedere un disegno sempre più ampio nelle cose genera, poi, il business. Oltre ai siti internet, ai libri, alle trasmissioni televisive, anche “2012”, il il Kolossal americano in uscita il prossimo 13 novembre nelle sale cinematografiche. E dato che, come ci hanno insegnato gli antichi, i nomi sono conseguenza delle cose, il film sarà tutto incentrato sulla temibile fine che ci attende, con grande presunzione di scientificità degli eventi descritti (i produttori hanno persino creato un Istituto online per la continuità umana riservato a pochi eletti che intendano salvarsi per tempo).Così, curiosi o sfigati, indifferenti o inorriditi, ribelli e corrotti, magari penseremo di più alle risorse in esaurimento sulla terra e ci chiederemo quante altre volte siamo già stati, inconsapevoli, così vicini alla fine.