Ad interpretare questo testo a teatro, con sensibilità e dirompente carica empatica, è Neri Marcoré, attore capace di passare con naturalezza ed efficacia dal piccolo al grande schermo, dalla satira tv al palcoscenico.
A firmare la regia di questo spettacolo che torna a Roma carico di successi, è Giorgio Gallione, che dopo “Monsieur Malaussene” e “Grazie” con Claudio Bisio, di nuovo alle prese con la scrittura dell’amato Pennac.

Il buffo aplomb e la frenesia schizoide di Marcorè, qui al suo primo monologo teatrale, danno vita a Gerard Galvan, dottore in Medicina Interna, di stanza in un ospedale parigino, preposto all’impatto con pazienti che hanno malesseri da decifrare e problemi urgenti. Sogno del giovane Galvan è il biglietto da visita perfetto, sul quale campeggi accanto al suo nome l’ambita qualifica di primario. Ed ecco che in una notte di pleniluinio si presenta al medico il paziente “assoluto”, in grado di manifestare i sintomi più numerosi, disparati e ridicoli, un caso di tale complessità da far sognare a Galvan una malattia rarissima e misteriosa in grado di portarlo in breve agli onori accademici. Inizia un’odissea clinica fra urologi, cardiologi, neurologi e gastroenterologi, su e giù dalla piramide di letti metallici che occupa la scena, animata dal solo Marcorè che dà prova di un talento caleidoscopico ed energico interpretando tutti i ruoli del testo.

Alla fine, la malattia terribile risulta essere una burla e il paziente “assoluto” altro non è che un moderno malato immaginario di molieriana memoria, una beffa grottesca e sarcastica a tutte le ambizioni dello stralunato Galvan.

Roma Teatro Tor Bella Monaca
8 e 9 dicembre 2006 ore 21.00
10 dicembre 2006 ore 17.00

SALA GRANDE