Per più di due anni la Papessa avrebbe governato la Chiesa, emanando leggi e ordinando ministri, finché un evento improvviso, durante una processione solenne, non ne avrebbe rivelato pubblicamente e drammaticamente l’identità femminile.
La Papessa Giovanna è una leggenda, ma con dei precisi riferimenti storici e quindi reali. Potrebbe forse anche essere un’invenzione della tradizione popolare anticlericale ed eretica.Questa messinscena tiene in considerazione le diverse ipotesi, fondendole attraverso la chiave dell’ironia e del grottesco. Il gioco, il divertimento, la fantasia ma anche il dramma sono alla base della narrazione dell’evento, accettato e poi rifiutato dalla Chiesa attraverso gli undici secoli che ci separano dall’accadimento.
Una testualità che, prendendo spunto dalla Papessa Giovanna, racconta l’ansia, le gioie e l’avventura di una donna innamorata, una donna che rifiuta il suo ruolo subalterno per essere protagonista del proprio destino e dei propri sentimenti.Una storia straordinariamente viva ed attuale che annulla di un colpo il divario di tempo, fornendo allo spettatore un sentimento di eternità.
La narrazione della vicenda della papessa Giovanna, oltre all’abilità dell’attrice in scena, si affida anche all’uso di video, fondendo in sintesi espressiva ed emozionale molti linguaggi in un risultato per il pubblico di assoluto ed emotivo coinvolgimento. Roma, Teatro Ghionedal 4 al 16 novembre