L’area archeologica di Pompei, patrimonio dell’umanità Unesco, è la più imponente d’Italia e rappresenta il secondo monumento italiano visitato, con un appeal che impressiona e conquista tutti, non solo gli amanti dell’antichità. Si tratta di un’intera città sommersa da un’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., preziosa per le sue dimensioni e l’importanza dei reperti, di cui è possibile visitare strade, case e luoghi pubblici. Oggi non smette di stupire: gli scavi del Grande Progetto Pompei continuano a riportare alla luce nuove aree ed itinerari, con affreschi, mosaici e reperti preziosi. L’apertura serale nei mesi estivi, gli allestimenti della mostra “Mito e Natura” e le grandi sculture oniriche dell’artista Igor Mitoraj contribuiscono alla sua atmosfera suggestiva.
Pompei si trova a 40 km dalla rigogliosa costiera amalfitana, gita ideale ad un’ora di strada dal lussuoso Hotel Santa Caterina di Amalfi. L’Hotel è costruito a picco sul mare, all’interno di una vasta proprietà che “precipita” fino all’acqua in una serie di splendide terrazze naturali. Due ascensori scavati nella roccia o un sentiero di spettacolare bellezza portano gli ospiti attraverso agrumeti e giardini lussureggianti fino al Beach Club a livello del mare, che comprende una piscina di acqua marina, solarium, fitness centre, café/bar e ristorante all’aperto. La sera la magia continua nell’elegantissimo ristorante con una cena a lume di candela ammirando il suggestivo panorama di Amalfi illuminata dalla luna. E che dire della suite “Follia Amalfitana” con la sua minipiscina tonda con vetrata, la piscina esterna privata e la vista mozzafiato sulla baia o della suite “Giulietta e Romeo” con terrazzino a picco sul mare e piscina privata a sfioro…

Le aperture serali e le mostre del sito di Pompei

Ogni sabato fino al primo ottobre 2016, gli scavi sono aperti anche dalle 20.00 alle 23.00, a soli due Euro. Tanti gli itinerari inediti creati per l’occasione, con la proiezione di filmati.

Prosegue all’Anfiteatro fino al 30 settembre 2016 la mostra “Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei “, in contemporanea con il Museo Archeologico di Napoli. Il percorso espositivo ripercorre la percezione della composizione del giardino come opera d’arte e della relazione uomo-ambiente nel mondo classico, attraverso la ricostruzione degli ambienti di sei domus e antichi giardini, con oggetti d’arredo autentici. Più di 100 reperti archeologici in mostra: affreschi, mosaici, oggetti preziosi come argenterie e gioielli, statue, terrecotte e vasi, del periodo greco e romano tra l’VIII sec. a.C. e il II d.C.

Fino a gennaio 2017 nell’area archeologica di Pompei sono esposte anche 30 monumentali sculture in bronzo dell’artista Igor Mitoraj in un dialogo suggestivo fra archeologia e arte contemporanea.

Nuove aree riportate alla luce: riaperte cinque domus, il quartiere Regio VIII e l’Antiquarium
Dopo anni di intensi scavi e restauri, l’antica Pompei offre agli occhi dei visitatori altre vaste aree archeologiche, di grande importanza come testimonianza del passato e per la straordinaria ricchezza di affreschi e mosaici, incredibilmente sopravvissuti dopo quasi 2000 anni.

La prima novità è la visita a 5 ulteriori domus. Nella Casa di Octavius Quartius si possono ammirare i giardini riallestiti con copie di statue e arredi. Affianco, la Casa della Venere in conchiglia, così chiamata per la pittura parietale che raffigura la dea sul mare. Visitabile anche un mirabile esempio di albergo con impianto termale: il complesso di Giulia Felice. Preziosissimi e raffinati i decori della Casa del Frutteto, che raffigurano frutta all’epoca molto rare per la Campania. Riaperta anche la Casa di Marco Lucrezio, dove Jean Cocteau fotografò Pablo Picasso e Léonide Massine nel 1917.

Torna accessibile anche la Regio VIII: un intero quartiere, sessantamila metri quadrati di domus ed edifici pubblici: sono le antenate delle case costruite con terrazzamenti e belvedere sul golfo di Napoli. Spiccano bellissimi mosaici in tessere bianche e nere, cicli pittorici di personaggi mitici e di attività sportive dei giovani pompeiani.

Dopo 36 anni riapre al pubblico l’Antiquarium. Luogo di accoglienza e conoscenza per approfondire la storia della città dalle sue origini al 79 d.C. è stato dotato di nuovi allestimenti museali e multimediali, spazi dedicati alle mostre, percorsi di realtà virtuale immersiva per rivivere l’esperienza tragica dell’eruzione e la vita quotidiana dell’epoca, e un nuovo e moderno bookshop.
La magia del Santa Caterina

L’Hotel Santa Caterina ha 36 camere di tipologia standard, superior e deluxe e 13 tra junior suite, executive junior suite, suite e senior deluxe suite che si trovano nell’edificio principale. Inoltre, tra le Garden Suite, le dépendances “Villa Santa Caterina” e la “Villa il Rosso” nel lussureggiante parco si contano altre 17 camere e suite. Con la sua eterea eleganza, le vetrate affacciate sul panorama del golfo, il pavimento color lapislazzulo, il ristorante Santa Caterina è di grande effetto. Il menù del giorno della sua cucina, rinomata a livello internazionale, una vasta scelta à la carte comprendente ricette di grande tradizione. La Carta dei Vini offre un’accurata selezione di etichette italiane ed estere e una scelta produzione della Campania.

Oltre al Beach Club con piscina di acqua marina, solarium, fitness centre, café/bar e ristorante all’aperto, l’Hotel dispone anche di un’attrezzata Spa.
Hotel Santa Caterina, S.S. Amalfitana, 9 84011 Amalfi (Sa)

Tel. 089 87 10 12 – Fax 089 87 13 51

Internet www.hotelsantacaterina.it E-mail info@hotelsantacaterina.it