La celebrazione sul sito di social networking di due capi della mafia ha creato uno scandalo di dimensioni globali. I familiari delle vittime di Cosa Nostra, tra cui le famiglie dei giudici Falcone e Borsellino, uccisi su ordine di Riina e del suo complice Provenzano, hanno chiesto la chiusura di queste pagine. Ma dalla sua sede di Palo Alto, in California, Facebook ha invocato una strana morale relativista e si è rifiutata di censurare i padrini.