Tutto inizia e finisce lì, in quel piccolo angolo della città, il tutto è lì, in quella panchina e in quello scorcio di canale.Gli unici contatti instaurati dal Sognatore sono con i palazzi, con le strade di Pietroburgo, il suo vivere distaccato dalla realtà, in un mondo etereo, termina quando gli appare Nasten’ka che diventa per lui l’essenza preziosa dei suoi sogni diurni, dalla sua illusione e disillusione. Per la prima volta il Sognatore riesce a stringere un rapporto con un altro essere umano e capisce di aver perso gran parte della sua esistenza fino ad allora, intuisce che tra la sua vita e la realtà esiste un abisso che deve essere riempito. Roma. Teatro dell’OroogioDal 25 otobre all’11 novembre 2007