C’era una volta una donna coraggiosa. C’era una volta un amore iniziato come una luna di miele e diventato rapidamente una storia crudele. Questa non è una favola, ma appartiene alla dura realtà: Roz, la protagonista, subisce dieci anni di violenze fisiche e psicologiche, fino a perdere la fiducia e la stima in sè stessa. Unico compagno nella solitudine un diario a fumetti che ora è diventato un libro: Le pantofole dell’orco (Sperling & Kupfer, pp 265, euro 17,00), uscito nella collana ‘Diritti&Rovesci’ diretta da Renata Pisu, con la postfazione di Concita De Gregorio. Rosalind B.Penfold è lo pseudonimo dell’autrice. Quando è stato pubblicato in Canada, l’autrice, non potendo farsi vedere alla presentazione, ha inviato delle spillette con scritto: “Ciao, io sono Roz”. Ben presto è nato il gruppo Friends of Rosalind, per non restare più soli: “Non ha importanza chi sia Roz, ci sono tante Roz che sono le stesse dappertutto”. Aiutare chi si trova a fare i conti con questo tipo di violenza è l’unico modo per riuscire a superare l’impasse di un amore distruttivo: “Quando si sta con un bullo”, spiega la Penfold, “ci si sente piccole e l’uomo viene visto come una cosa gigantesca, che prende tutto lo spazio. Invece sono solo uomini insicuri che si affermano annullando gli altri. Bisogna capire che loro sono così grandi perché gli diamo il potere di esserlo. Dobbiamo essere consapevoli che esistono tanti tipi di abusi e dare il giusto nome a ognuno”. I fumetti, grazie alla loro immediatezza, riescono a trasmettere messaggi con più forza e intensità, soprattutto per un tema così sconvolgente: Roz è una donna intelligente e piena di amici che si fa annientare dall’amore per Brian, alcolizzato e manesco. Lui all’inizio la copre di premure, poi trasforma la sua gelosia immotivata in isolamento e umiliazione. Semplici, a volte simili a scarabocchi, i disegni della Penfold hanno il dono dell’immediatezza: sono immagini, come ha sottolineato Cristina Comencini, che “escono dritte dall’inconscio”. La Penfold sta lavorando a un nuovo romanzo a fumetti su quello che è accaduto dopo l’uscita di questo libro: “Ora il mondo occupa uno spazio enorme nei miei disegni e Brian uno piccolissimo”. Ma questa è un’altra storia. Eugenia Zangardi