Nerea Riesco
All’ombra della cattedrale
GarzantiSiviglia, 1755. È il giorno di ognissanti. L’oscurità della cattedrale è scalfita dalla flebile luce che filtra dalle vetrate. Si sta celebrando la messa in onore degli antenati. D’un tratto il silenzio della preghiera viene spezzato dal suono impazzito delle campane della torre della Giralda. Un rumore assordante si impossessa della chiesa e tutto inizia a tremare. È uno dei terremoti più violenti che la città ricordi. Poi, dopo un momento che pare un’eternità, tutto si ferma. Dona Julia, giovane vedova e proprietaria della stamperia più importante di Siviglia, riapre gli occhi: è rimasta illesa, colpita solo da una pietra circolare decorata con una strana iscrizione. Tra le grida della gente, trova la via d’uscita e fugge tra le braccia di Leon de Montenegro, l’affascinante apprendista che viene da Malta. Julia non ha più dubbi: lo amerà senza più riserve, nonostante i pettegolezzi e l’opposizione della sua famiglia. Ma unirsi a lui potrebbe essere molto pericoloso. Leon nasconde più di un segreto. L’uomo, che fa parte dell’antichissimo ordine dei monaci guerrieri, è a Siviglia con una missione di vitale importanza: ritrovare un prezioso documento risalente al tredicesimo secolo che stabilisce la legittimità della presenza dei musulmani nella città. Molti sono disposti a versare sangue pur di ritrovarlo. Perché, nonostante siano passati seicento anni dalla presa cattolica di Siviglia, gli equilibri tra Oriente e Occidente sono ancora molto fragili. Gli indizi sono disseminati ovunque, tra i minareti della terra santa, le chiese di Malta, gli arabeschi della Torre della Giralda fino alle misteriose pietre della imponente Cattedrale di Siviglia. Sarà qui, tra le torri gotiche e gli immensi chiostri che si giocherà l’ultima decisiva partita, una battaglia senza esclusione di colpi in cui ogni minima mossa potrà segnare il destino di un popolo. Ferenc Körmendi
Un’avventura a Budapest
Bompiani
Budapest, 1929. Un gruppo di amici ex liceali è solito, da anni, ritrovarsi in un caffè, per condividere sogni e delusioni, progetti e battaglie. Il leader del gruppo è Kelemen, il quale, casualmente, scopre che un loro vecchio compagno di scuola, piuttosto mediocre, Tonio Kádár, ha fatto fortuna in Sud Africa, dove è proprietario di ville e conduce una vita agiata. Il gruppo decide di scrivergli una lettera, all’indirizzo che compare in una foto, per invitarlo a Budapest e usufruire, con l’inganno, del suo potere e della sua ricchezza. Qualche anno prima, dopo la Prima guerra mondiale, Tonio era tornato dai parenti a Budapest con un solo desiderio: il successo. Non lo soddisfacevano gli amori fugaci con una ragazza ungherese e il posto da impiegato postale. Era andato a Vienna, dove oltre all’amore aveva trovato un giovane colto che lo aveva portato a Londra. E qui, dopo la morte dell’amico, senza un soldo, aveva sedotto la ricca possidente che lo avrebbe condotto in Sud Africa. L’incontro a Budapest tra il povero Kelemen e il ricco Kádár con sua moglie sarà fatale. E fatale sarà l’incontro tra Kádár e la giovane sorella di Kelemen. Le loro vite cambieranno per sempre. La seduzione, il desiderio di ricchezze e successo al centro di un romanzo avvincente come un giallo, che ha conquistato centinaia di migliaia di lettori. Carolina De Robertis
La bambina nata due volte
Garzanti1 gennaio, 1900. Il primo giorno del secolo non è mai come gli altri, men che meno a Tacuarembo, minuscolo villaggio del Sudamerica. La folla è radunata intorno all’albero più grande del paese e non crede ai propri occhi: la piccola Pajarita è tornata. Rifiutata dal padre, era scomparsa pochi mesi dopo la nascita e l’avevano data per morta. Eppure ora è lì, in cima, appollaiata sopra un ramo sottile. Ha un anno ormai e negli occhi grandi, neri e vivaci, ha la stessa luce di quando è nata. Per alcuni si tratta di un miracolo, per altri è una strega, ma una cosa è certa: d’ora in poi per tutti Pajarita sarà ‘la bambina nata due volte’, una ragazzina circondata da misteri, con un talento speciale per la cura con le erbe. Un dono prezioso, che anni dopo a Montevideo, ormai donna fiera e determinata, le permette di sopravvivere, sola contro tutti, insieme ai propri bambini. Ma la figlia Eva, fragile e tremendamente testarda, non si accontenta di sopravvivere. Vuole realizzare un sogno, diventare poetessa. E per farlo fugge, dalla miseria e dagli abusi, verso le luci di Buenos Aires, la città che scintilla delle promesse di Evita Peròn. Eppure quelle luci rischiano di diventare solo un terribile abbaglio. E mentre i fermenti rivoluzionari attraversano con forza tutto il continente, spetta a Salomè, l’ultima discendente, restituire alle donne della sua famiglia e del suo paese quello che si meritano. Lo potrà fare solo lottando e ribellandosi, a costo di sacrificare il suo bene più grande.David Byrne
Diari della bicicletta
Bompiani Fin dai primi anni ottanta, la bicicletta è stata il mezzo di trasporto prediletto di David Byrne a New York e, da quando ha scoperto quella pieghevole, è diventata la sua fedele compagna di viaggio e di tour in tutto il mondo, non solo per la sua rapidità e comodità, ma altresì per il senso di eccitazione e di entusiasmo che sa infondere.Il punto di vista del ciclista sul sellino è stato quindi la sua finestra panoramica sui paesaggi urbani,attraverso la quale cogliere scorci rivelatori della psiche dei loro abitanti. New York, Istanbul, Berlino, Sydney, Manila, Buenos Aires, San Francisco sfilano così davanti ai nostri occhi in un’insolita serie di fotografie, insieme ad aneddoti e curiosità, musiche e personaggi singolari, mode e tendenze, unite dal filo rosso di un’urbanistica tiranneggiata dall’automobile e dall’esigenza di riplasmare le nostre città per migliorare la qualità della vita in attesa di una rivoluzione ecologica.Catherine Dunne
Donna alla finestra
GuandaLa scrittrice irlandese Catherine Dunne, dopo il successo ottenuto con il romanzo “La metà di niente” (Guanda, 2006), ci riprova con un altro prodotto di stile e di meticolosità narrativa, con la solita grande attenzione verso i ritratti psicologici dei personaggi, suo cavallo di battaglia. Questo nuovo romanzo si svolge a Dublino. Protagonista la famiglia benestante dei Graham composta da Lynda, Robert e dai figli Katie e Ciaràn. La vita dei Graham scorre tranquillamente nonostante le saltuarie stravaganti richieste di Danny Graham, fratello di Robert. Ma le incursioni indiscrete di Danny vengono riequilibrate dalla presenza di un ospite speciale, Jon, amico di Ciaràn. Jon si trasferisce a vivere con i Graham e diventa presto un nuovo componente della famiglia. La presenza di Jon, dapprima rassicurante e pacifica, viene vista successivamente con sospetto. Ed è qui che il romanzo prende le tinte del noir, con grandi sbalzi di suspance per il lettore che sarà catapultato nella nuova vita di quella che si rivelerà una insolita famiglia Simone Caltabellota
Il giardino elettrico
BompianiIn una Roma inedita e misteriosa, sospesa tra il presente e l’eternità, si muovono i protagonisti di questo romanzo d’amore e di iniziazione. Dentro di essa, tra le sue strade e i suoi segreti, si incrociano non soltanto le storie di ragazzi come tanti, ma anche – come in una sorta di “Cielo sopra Berlino” di questo inizio secolo – le storie di fantasmi che continuano a vivere tra i vivi e interagiscono con loro provando a influenzarne decisioni e destino.Un passaggio segreto e misterioso eppure vicino a ognuno di noi, un giardino elettrico, rimescola i piani dell’al di là e dell’al di qua: in esso si intrecciano le storie di Giuseppe, innamorato di Benedetta ma da lei lasciato; di Davide, amico fraterno di Giuseppe, che conduce una vita anestetizzata sentimentalmente da quando ha rotto il suo fidanzamento con Ludovica; di Ludovica stessa, che si ostina a vivere in un passato che non c’è più e che in sogno trova il passaggio per il giardino elettrico, dove continuano a esistere tutti gli amori finiti: infine, della ragazza del Big Star, con forti tendenze masochiste, la traccia di ali sulle sue spalle e il rimpianto di un grande amore perduto.A varcare la porta dei vivi, Giulia Durer, suicida, che sembra il doppio oscuro della ragazza del Big Star, e Epic, fantasma di una rock star inglese, che in Davide rivede se stesso: loro, che osservano i vivi e i morti vagare per Piazza Venezia, toccheranno le vite dei protagonisti di questa storia cambiando per sempre il corso del futuro e la loro sorte di anime senza pace. E’ a Roma infatti che per tutti loro il tempo tornerà su se stesso, fermandoli infine alle soglie dell’aldilà, dove il destino di ognuno dovrà sciogliersi per sempre o restare incompiuto.Un esordio narrativo audace, che mescola avventura e lirismo, amore e sogno, passioni e un erotismo soffuso e avvolgente, al cui centro campeggia l’idea che la realtà visibile nasconde sempre un’altra realtà e che in circostanze particolari queste due dimensioni si tocchino oltrepassando il corso del tempo e del destino. Meg Wolitzer
La stagione delle cattive madri
GarzantiNew York. Amy ha quarant’anni e come ogni giorno è pronta per la sua densa giornata di impegni: svegliare il figlio, preparare la merenda, accompagnarlo a scuola e alle lezioni di pianoforte. La vita da avvocato rampante è lontana anni luce ormai. Anche per Jill il lavoro da sceneggiatrice è solo un remoto ricordo… Eppure adesso vorrebbe che la fervida immaginazione che l’aveva resa una delle giovani promesse del cinema, l’aiutasse a capire sua figlia. Roberta e Karen riescono a usare le loro capacità artistiche e matematiche solo per costruire burattini per recite scolastiche e per calcolare l’importo della spesa al supermercato. Il mondo delle gallerie d’arte e dei broker finanziari non è più il loro ambiente naturale.Mamme a tempo pieno, ecco cosa sono diventate le quattro amiche.Ma adesso dieci anni sono passati dalla loro momentanea pausa per la maternità, i figli sono cresciuti e non hanno più bisogno della loro costante presenza. Amy, Karen, Jill e Roberta iniziano a chiedersi come hanno potuto costruire una vita così diversa da quella che avevano programmato e cosa faranno adesso. Il lungo sonno è finito e le donne devono guardare oltre i cancelli della scuola dei loro bambini…