“LIVING” ENTRA IN ESCLUSIVA NELLA CASA MILANESE DI SKIN. Studiava Interior design, poi ha scelto la musica. E a “Living”, entrato in esclusiva nel pied-à-terre milanese della celebre cantante Skin, che li accoglie scalza, racconta: «Cerco di arredare personalmente le mie case. Quando hai una formazione artistica te la porti dietro in qualsiasi cosa tu faccia nella vita». Tra icone vintage, griffe e collezioni di vinili (alcuni presi in Jamaica, spiega, «li ho rubati a mio padre l’ultima volta che sono andata a trovarlo»), la cantante racconta di aver cambiato cinque case negli ultimi cinque anni («non ve lo consiglio. Chissà dove sarò l’anno prossimo…») e di aver cercato un open space grande e luminoso «per avere spazio per ospitare amici e vestiti».

Skin, che il 17 febbraio torna sul palco con gli Skunk Anansie all’Alcatraz di Milano, sottolinea come «arte, design e musica» siano connesse tra loro, perché «il piacere è anche estetico» e anticipa «Esagero con gli outfit per stupire il pubblico. Questo live sarà uno show inedito».

Nella lunga intervista al mensile di Interior design e lifestyle, corredata dall’esclusivo servizio fotografico, da martedì 2 febbraio in edicola (anche su www.living.corriere.it), Skin parla anche dell’amore per il patrimonio gastronomico e artistico dell’Italia (sul comodino un e-reader con la storia dell’arte italiana dal XV secolo a oggi che, spiega Skin: «Mi aiuta a capire le diversità architettoniche e culturali del vostro Paese, da regione a regione, da città a città»), anche se, aggiunge: «Non porto lenti rosa confetto. Avete anche difetti e problemi».