La scelta si è così caduta su uno dei balletti più famosi del Novecento, proposto da una delle più importanti realtà della danza del nostro paese, lo storico Balletto di Roma – Ente Nazionale della danza, che dal 2001 si è arricchito dell’esperienza professionale e artistica di due compagnie, l’Associazione Mario Piazza e il prestigioso Balletto di Toscana.
Questa edizione del capolavoro di Cajkovskij si avvale dunque della coreografia e della regia di Mario Piazza e vede la partecipazione di un interprete d’eccezione come André De La Roche. Il tema natalizio de Lo Schiaccianoci, che in Italia ha debuttato ‘solo’ nel 1938, ha fatto sì che questi fosse spesso letto unicamente come innocua e gioiosa fiaba dedicata all’infanzia. Ma dietro l’apparente, edulcorata festosità del libretto di Petipa, la musica del grande compositore russo è sorprendentemente capace di generare atmosfere inquietanti e cupe apprensioni, tanto che oggi, come sottolinea l’autore della nuova rielaborazione drammaturgia Riccardo Reim, più legittimamente si pensa a questo capolavoro come ad un’opera dedicata alla tragedia dei primi anni, al doloroso mestiere del crescere, al superamento di quella linea d’ombra che conduce alle tortuosità adolescenziali e all’apprendistato del vivere. In questa nuova versione, in cui spesso situazioni e psicologie vengono sommosse e rovesciate, la piccola Clara, al pari dell’Alice di Carroll, passerà nel corso del suo incubo notturno, di spavento in spavento, di inganno in inganno e al risveglio ritroverà certo i suoi cari ma vedendoli con occhi ormai diversi; gli occhi di chi – magari ancora confusamente – inizia a capire che da quegli affetti occorrerà prima o poi distaccarsi. E imparare, dolorosamente, a fare da soli.

Roma, Teatro Quirino
dal 26 dicembre 2006 al 7 gennaio 2007