É una vittoria per il primo ministro Gordon Brown che aveva sostenuto apertamente i cosiddetti “embrioni-chimera”, nonostante avesse anche esortato i membri del suo partito a votare liberamente, secondo coscienza.  La comunità scientifica ha accolto molto favorevolmente la decisione, che beneficerà soprattutto la ricerca sulle cellule staminali e la lotta alle malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson.  Contrari la chiesa inglese e i deputati dell’opposizione conservatrice, che hanno sottolineato le implicazioni etiche di quelle che hanno definito “esperienze alla Frankestein”.