A Malta non avvengono più sbarchi di migranti da agosto 2015 e ciò, secondo un’opinione diffusa nell’isola, sarebbe dovuto a un accordo segreto tra i Governi di Roma e la Valletta. Lo scrive nel numero domani in edicola il settimanale Oggi che riporta tra gli altri un intervento dei Paola Galea, addetta stampa del Moas, l’ong maltese al centro di polemiche per aver operato a ridosso delle coste libiche, aver soccorso migliaia di persone e averle regolarmente sbarcate in Italia.

Ribadendo quanto già espresso dalla responsabile dell’organizzazione Regina Catrambone, la manager ha dichiarato che l’esistenza di un accordo tra Italia e Malta sui migranti è evidente: «Noi non ne conosciamo il contenuto», ha detto, «chiedetelo ai vostri governanti. Noi sappiamo solo che ogni nostro intervento deve avvenire sotto il controllo e le direttive del Centro di Coordinamento dei Soccorsi della Guardia Costiera italiana di Roma. E noi ci atteniamo a questa disposizione. Noi ci mettiamo in contatto col centro e sono loro a dirci cosa fare, in che porto andare e a chi affidare le persone soccorse. E loro ci dicono sempre di far rotta sull’Italia».

L’accordo è sempre stato smentito dalle autorità maltesi, anche se come ricorda un giornalista del Times of Malta nel 2015 il ministro degli esteri Carmelo Abela si tradì annunciando pubblicamente  di aver raggiunto un accordo con l’Italia sui migranti.