Il gioco dell’amore e del caso è uno dei capolavori  del drammaturgo francese Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux (comunemente noto come Marivaux; Parigi, 4 febbraio 1688 – 12 febbraio 1763). Si tratta di una commedia che fu rappresentata la prima volta dagli attori della Comédie italienne il 23 gennaio 1730: il successo fu grande e si tennero quindici repliche. Il 28 gennaio l’opera venne allestita a Versailles.
L’intreccio dell’opera si basa sullo scambio di ruoli che avviene, per caso, tra alcuni dei personaggi della commedia. Orgone ha una figlia, Silvia, alla quale concede di vestire i panni della sua cameriera, Lisetta, allo scopo di studiare segretamente i comportamenti del suo futuro sposo, il giovane Dorante.
Anche Dorante, però, ha usato lo stesso stratagemma: mascherato da suo servitore (Borgognone), studierà il comportamento di Silvia. Silvia e Dorante, nei panni dei rispettivi servi, si innamorano e la stessa cosa accade anche ai due servitori che indossano le vesti dei loro padroni.
Silvia è amareggiata dal fatto di essersi innamorata di quello che crede un servo ma Dorante le rivela la sua identità e Silvia, per vendetta, non gli svela di non essere Lisetta e chiede a suo fratello Mario di fingersi uno spasimante per farlo ingelosire e testarne la tempra. La commedia termina con il doppio matrimonio che si celebra tra Silvia e Dorante e tra Borgognone e Lisetta. ROMA.TEATRO TRASTEVERE   
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