Come ben sintetizzato dalle parole di Iwona Blazwick, direttrice della Whitechapel Gallery: “La qualità del lavoro prodotto da artiste donne che operano nel Regno Unito in questo momento è incredibile, ma l’affascinante pratica di Andrea Büttner  , che traccia paralleli tra i rituali religiosi e la pratica artistica, ha conquistato la giuria. È assolutamente attuale la varietà di media che utilizza, che trova i suoi riferimenti nell’arte, dalle incisioni dell’Espressionismo tedesco alla fotografia”.  L’artista esplora la dimensione tra religione, arte e condizione dell’artista nel mondo. Lei stessa ha dichiarato che durante la sua residenza amplierà questi interessi focalizzandosi sulla ricerca dell’idea di povertà nella teologia francescana e parallelamente nell’Arte Povera. Il suo interesse risiede nel modo in cui la povertà implica uno stato di vergogna, ma l’obiettivo di Büttner è indagare come il concetto di povertà slitti verso un’accezione positiva e produttiva in queste concezioni.  Il premio consiste in una residenza di sei mesi in Italia. L’opera di Andrea Büttner sarà realizzata durante i sei mesi di residenza: l’artista sarà all’Accademia Americana di Roma dal 26 aprile, per poi trasferirsi alla Fondazione Pistoletto di Biella. Il lavoro verrà poi offerto alla Collezione Maramotti per essere acquisito e sarà presentato alla Whitechapel Gallery in una mostra nella primavera 2011.