Luigi Conte, presidente dell’Ordine dei Medici di Udine, usa parole pesanti per bocciare la proposta avanzata dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che vuole mettere on line, a partire dal 2009, i curricula dei chirurghi, cosicché la gente sia informata sulla loro bravura o meno: “L’esperienza curriculare non è sufficiente a stabilire, di per sé, le capacità tecniche del singolo professionista, tanto meno la sua sensibilità ad entrare in sintonia con il paziente”.

Il presidente dei camici bianchi friulani ribadisce che la mala sanità non è riconducibile univocamente ai medici: “Si vuole ancora una volta stigmatizzare alcuni casi di cosiddetta mala sanità che di certo non si sconfigge mettendo in rete i curricula dei dottori o criminalizzando certe strutture sanitarie”, “Si deve ricordare che in massima parte ci sono carenze di tipo organizzativo che provocano gli episodi di cattiva sanità”.
Conte, infine, difende i meriti della categoria: “Tanti chirurghi fanno bene il loro dovere e non sono certo dei macellai”.