«Mi ha colpito  brandendo il coltello con la mano sinistra». Questo il particolare che ha colpito Rudy dell’assassino di Meredith che prima di scappare ha cercato di colpirlo al braccio. L’ivoriano ricorda un ragazzo più basso di lui, con i capelli (forse) castani, e poi il sussurro della vittima prima di morire:”…af…”. Questa la versione di Rudy. Ma gli inquirenti non sono convinti.Gli esami della Polizia Scientifica sul coltello da cucina, trovato a casa di Raffaele Sollecito, hanno stabilito la presenza dei profili di Dna della vittima, di Meredith sulla punta, e di Amanda Knox, tra l’impugnatura e la lama. Nessuna traccia di Dna di uomo non identificato. Quindi o quel coltello non è l’arma del delitto oppure più semplicemente Rudy mente, nasconde la vera identità dell’assassino che conosce. Mente perchè non ha confermato la presenza di Amanda sulla scena del crimine. Il dubbio è che l’ivoriano abbia avuto il tempo di “costruire” una sua versione per spiegare i fatti che lo accusano:il rapporto sessuale quella sera con la vittima, la sua presenza nella stanza dell’omicidio  e nel bagno di via della Pergola 7. Mentre la prima perizia del medico legale accerta la violenza sessuale, Rudy nega questa circostanza affermando di aver fatto sesso orale con Meredith. Uno dei quesiti che il gip Claudia Matteini ha posto ieri nel corso dell’incidente probatorio riguarda proprio questo particolare:c’è stata violenza o no? Gil altri quesiti, epoca e causa del decesso, quale arma è stata utilizzata, in quanto tempo è deceduta, se fosse stata soccorsa in tempo sarebbe sopravvissuta, potrebbero portare a nuovi esami autoptici.  Oggi dai laboratori della Scientifica arriveranno i risultati su alcuni reperti biologici trovati nella stanza di Meredith, nel corridoio e nel bagno di via della Pergola 7: sul reggiseno strappato alla ragazza agonizzante, sulle lenzuola e asciugamani, sulla carta igienica trovata sulla scrivania. E poi arriveranno i risultati degli esami sulla borsa di Amanda, su alcuni reperti trovati sull’auto di Raffaele Sollecito e su una incrostazione rossastra trovata nel tubo del lavandino dell’appartamento di Rudy.Intanto il pm Giuliano Mignini, venerdì dovrà decidere se scarcerare Amanda Knox e Raffaele Sollecito o respingere le richieste dei difensori degli indagati confermando la custodia cautelare.