Scrivono di omicida che “con la vittima aveva una qualche frequentazione” i giudici del riesame di Perugia. Dato “rafforzato” – secondo il collegio – dal “dato significativo” della mancanza di segni di effrazione alla porta di ingresso dell’appartamento di via della Pergola dove è avvenuto il delitto. “Tale elemento – si legge nelle motivazioni – postula che il carnefice non dovette esercitare alcuna violenza per entrare, avendo utilizzato le chiavi o essendo stato fatto entrare dalla stessa vittima”. Respinto il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip, presentato da Amanda Knox, definita ”una giovane dalla multiforme personalità… con una forte propensione scenica e un’elevata, si direbbe fatale, capacità di aggregazione”.  ”Segnali, secondo il Riesame, che impongono il massimo di cautela in attesa che si compia un processo di acquisizione di una più consapevole maturità”.Contro Amanda ci sarebbero ”gravi indizi per omicidio e violenza di gruppo”. Si rafforza qiundi l’ipotesi di “un’azione combinata di più persone, attivatasi certamente dopo che Amanda aveva ricevuto dal Patrick il messaggio delle 20.18”.Sempre secondo i giudici ”non esiste alcun elemento” per escludere l’uso di un grande coltello da cucina trovato in casa di Raffaele Sollecito (con le tracce di Dna di Amanda Knox e Meredith Kercher). E Proprio contro lo studente barese i giudici puntano il dito definendo ”la versione fornita da Raffaele  imperdonabilmente inverosimile”. Fissata per il 14 dicembre l’udienza davanti al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Rudy Herman Guede arrestato per l’omicidio di Meredith Kercher. Il giovane ivoriano che continua a proclamarsi innocente, arriverà domani in Italia per essere sentito dal gip nei giorni successivi