Cinque sono gli alimenti che non andrebbero mai scaldati nel forno a microonde. A consigliarlo la Food Standards Agency  ((FSA) e lo European Food Information Council ((EUFIC) inglesi che pongono l’attenzione su questo elettrodomestico. Il forno a microonde, da adoperare solo con i contenitori adatti, è un elettrodomestico che genera nel suo interno, tramite il magnetron, delle onde elettromagnetiche capaci di cuocere le vivande ad una frequenza di 2.450 Mhz.

Queste onde consentono di svolgere una cottura molto rapida degli alimenti, e molti lo utilizzano per riscaldare i prodotti da mangiare sul momento. Basti pensare che per un prodotto appena uscito dal freezer occorrono di 2-3 minuti per essere pronto da gustare. Ma non è possibile mettere di tutto: infatti possono essere inseriti solo recipienti adatti, mentre  alcuni alimenti devono essere evitati. E non tanto per il gusto o il tipo di cottura. Ma per le alterazioni a cui questi sarebbero sottoposti. Alterazioni che potrebbero avere effetti negativi sulla salute o sulla digestione.

Questi gli alimenti da non inserire nel microonde:

Funghi: scaldarli al microonde potrebbe provocare  mal di stomaco.

Patate: in questo caso fa molto la conservazione dopo la cottura, piuttosto che lo scaldarle nel microonde. Se le patate, dopo essere state cotte, vengono lasciate raffreddare a temperatura ambiente, potrebbero sviluppare il batterio Clostridium botulinum. Scaldare successivamente le patate nel microonde non garantisce la totale distruzione del batterio del botulismo.

Pollo: dovrebbe essere noto a tutti che la carne di pollo presenta batteri come salmonella e Campylobacter. Questi possono essere resi inoffensivi grazie alla cottura. Cottura che deve avvenire ad alte temperature e in modo uniforme. Il microonde, però, non scalda uniformemente. Ed emana calore a ondate.

Riso: se lasciato a temperatura ambiente, i batteri presenti si moltiplicheranno, rilasciando sostanze tossiche. Scaldare il cereale con il microonde potrebbe non essere sufficiente all’eliminazione di queste colonie batteriche, provocando problemi come diarrea e vomito.

Spinaci e altre verdure: in questo caso a destare preoccupazione è il possibile livello di ione nitrato. A seconda di dove e come viene coltivata la verdura, possono infatti presentare concentrazioni elevate di nitrati. Di per sé non sono dannosi, ma tramite alte temperature possono diventare prima nitriti, e poi nitrosammine. Queste ultime sono cancerogene.