Sbarcare in Brasile senza scendere dal letto, al suono del travolgente ritmo del samba, o ballare una cumbia sotto la doccia. Si può davvero viaggiare senza allontanarsi da casa? Ecco una selezione di musiche che vi condurranno dalla mete più vicine a quelle più lontane. Per sognare ad occhi aperti e forse partire davvero. Accomodatevi, dunque, nella vostra poltrona preferita e visualizzate (questo non è un sogno) la vostra fonte musicale: Sistema stereo compatto SC-DM502 di Panasonic, dal design ergonomico e ricco di sorgenti musicali (Radio FM, DAB/DAB+, Bluetooth, Lettore CD, Aux, Porta USB), grazie alla struttura interna in legno rigido, alla copertura in rame e alla porta aerodinamica, diffonde un suono naturale e corposo.

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Perfetto per i vostri “viaggi” attraverso queste 5 mete:

Ote’a: la danza folkloristica polinesiana

Considerata una delle più spettacolari di tutto il pacifico, Ote-a, una delle danze tipiche polinesiane, può essere svolta sia da donne che da uomini ed è un racconto narrato dalle movenze del corpo che affonda le sue radici in tempi lontani. Si ispira, infatti, ad antiche leggende ma può essere eseguita anche durante momenti significativi importanti per la comunità, come matrimoni e festività. È una danza molto ritmata, accompagnata dal suono dei tamburi, mentre i danzatori, che indossano i tipici costumi polinesiani, eseguono movimenti precisi e in sincrono. Amatissima è la versione tutta al femminile di questo ballo, durante la quale le donne indossano le tipiche gonne di paglia e fiori.

In Brasile alle origini del samba

Travolgente, allegro e ritmatissimo: il samba è uno dei segni distintivi del Brasile. Se pensiamo a questo ballo immediatamente ci vengono in mente le immagini delle ballerine del carnevale di Rio, ma forse in pochi sanno che questa danza nasce nel XIX secolo a Salvador de Bahia da un rito religioso originario dell’Africa occidentale e importato dagli schiavi africani che arrivarono in Brasile per lavorare nelle piantagioni.

Esotismo e sensualità: la danza orientale a Marrakesh

Normalmente sinonimo di esotismo, la sensualissima danza orientale, conosciuta anche come danza del ventre, è tipica di paesi come il Marocco, e in generale del mondo arabo. Le origini delle sue movenze, secondo gli esperti , si attestano parecchio addietro nella storia dell’umanità e risalgono a riti antichi praticati dalle donne per onorare la Grande Madre. Le sacerdotesse di questa divinità, responsabile della prosperità, eseguivano passi che richiamavano le forme e i ritmi della natura, come le onde del mare o le fasi lunari. Diventata celebre in Europa negli anni 30-40 del Novecento, la danza orientale è particolarmente diffusa nel bacino del Mediterraneo in posti come Marrakesh, magari nei lussureggianti giardini interni di qualche riad della città vecchia.

Non solo le spiagge della Costa Smeralda: in Sardegna alla scoperta dei balli sardi

Poco conosciuti dagli abitué delle coste sarde sono i balli tipici di questa terra le cui origini si possono scovare addirittura nei meandri della preistoria, quando queste danze avevano ancora un valore di rituale sociale e propiziatorio. Oggi, durante alcune festività paesane, è ancora possibile vedere i danzatori sardi vestiti con i tipici abiti della loro zona, impreziositi da ricami e filigrana, muoversi in sincrono al suono ritmato delle launeddas, uno strumento a fiato a più canne.

L’amore ai tempi de…la cumbia: a Cartagena per osservare la danza di corteggiamento

Cartagena nell’immaginario collettivo è lo sfondo della storia d’amore tra Florentino Ariza e Fernanda e Fermina Daza de L’amore ai tempi del colera di Marquez. Pochi sanno, però, che nei vicoli del suo centro storico, Patrimonio dell’Umanità dal 1984, popolati dalle facciate colorate delle sue case coloniali, batte il ritmo di una danza, incontro di tradizioni diverse: la Cumbia! Questo ballo, in origine svolto delle popolazioni colombiane in riva al mare e intorno ad un fuoco, nel tempo diventò un’affascinate danza di corteggiamento in cui si fondono elementi colombiani, spagnoli e africani.