«Cherr Offizehr, cominciò babuška con la sua in­ confondibile pronuncia aspirata e in una lingua ibrida, ma convinta di parlare tedesco, signor uf­ficiale, sia così gentile, mi dica che cosa devo fa­re? Ho visto gli avvisi con le instruktzies per gli e­brei, ma fatico a camminare, non riesco a cam­minare così svelta.

«Le risposero con una rivoltellata: la noncuranza d’un atto di routine – senza interrompere la con­versazione, senza voltarsi del tutto, così, inciden­talmente. Oppure no, no. Magari lei aveva chie­sto: Sia gentile, Cherr Offizehr, potrebbe dirmi per cortesia come si arriva a Babij Jar? Una richiesta davvero seccante. Chi mai ha voglia di risponde­re a domande così stupide?».

Katja Petrowskaja
Forse Esther
Adelphi