Nessun complotto, nessuna congiura  dietro l’incidente sotto il ponte parigino dell’Almà che il 30 agosto del 1997 costò la vita alla principessa più amata d’Inghilterra e al suo compagno, Dodi Al Fayed. Deluse, quindi, le speranze di Mohammed Al Fayed, il  padre di Dodi, sostenitore della teoria che si trattò di un complotto. Scott Baker, il magistrato che negli ultimi sei mesi ha condotto all’Alta Corte di Londra l’inchiesta pubblica sulla morte della principessa Diana, oggi, ha infatti scagionato completamente il principe Filippo e i servizi segreti britannici. Secondo lui “non ci sono prove” a supporto della tesi portata avanti  dal padre di Dodi, e cioè che Lady Diana morì in un incidente stradale pianificato alla fine dell’agosto 1997 da agenti dell’MI5 su ordine del marito della regina Elisabetta.
Sarà comunque la giuria popolare ad avere l’ultima parola sulla vicenda