La proposta era passata al Parlamento con una maggioranza dell’80 per cento e la decisione del tribunale ha scatenato le accuse di interferenza negli affari di stato da parte della magistratura.  Tra i più critici, gli esponenti dell’Akp, il partito conservatore di ispirazione islamica. La corte costituzionale deve decidere alla fine di quest’anno se bandire il partito per tendenze anti-secolari e contrarie al principio della laicità dello stato.