Secondo un’indagine condotta dall’Ateneo universitario “La Sapienza” di Roma, corresponsabili del ‘grasso che avanza’di molte persone, sarebbero alcune sostanze chimiche disperse nell’ambiente. A rendere nota la ricerca che prende in considerazione l’attività endocrina, il Congresso della SIPNEI, la Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia.Al di là delle abitudini personali e del grado culturale che intervengono nella diffusione del sovrappeso fra i Paesi occidentali, alcuni componenti chimici sarebbero in grado di alterare il sistema ormonale umano e generare danni sia a livello individuale che su gruppu di individui o progenie. L’esposizione a queste sostanze, infatti, causerebbe una “riprogrammazione” del metabolismo, che sarebbe così orientato verso lo sviluppo di forme di obesità e di interferenza della regolazione dell’introito calorico.In aumento in tutti i Paesi occidentali, il sovrappeso e l’obesità colpiscono in grosse percentuali i cittadini italiani: nel nostro Paese sono in sovrappeso una donna ogni tre, un maschio adulto su due e un bambino su tre.