Ricostruita l’identità del quarto uomo che era nella casa di Meredith Kercker la sera dell’omicidio. Rudy Ermann, 21 anni, ivoriano, soprannominato il “barone”, è ricercato da venerdì notte, lo stesso giorno della scoperta dei dna di Amanda e Meredith sul coltello da cucina di Raffaele Sollecito e poi della conferma che era sua l’impronta lasciata sul cuscino insanguinato della studentessa inglese.Presumibilmente  il “barone” ha violentato Meredith: un cromosoma y recuperato dalle feci sulla carta igienica lasciata nel water (dove l’ivoriano ha impresso anche l’impronta digitale) è lo stesso che il medico legale ha isolato sul tampone vaginale di Meredith. «Una sera l’ho trovato a casa mia, sono rientrato e si trovava con i miei amici. Era ubriaco e ha dormito sul water. Questo ragazzo aveva un’attrazione fisica per Amanda e Meredith». Così l’inquilino del piano sotto, Stefano Bonassi, nei giorni successivi alla scoperta del delitto. Proprio l’esame dei verbali riempiti dai giovani che a Perugia frequentavano le due straniere, ha permesso agli uomini della squadra mobile e dello Sco, il servizio centrale operativo di risalire a Rudy Ermann che si trova in Italia da piccolo.
Adottato da una famiglia di industriali perugini, ha interrotto bruscamente qualsiasi rapporto con i genitori adottivi, passando nell’ambiente dello spaccio.Alcune indiscrezioni segnalano la presenza di Rudy Ermann, alla fine di ottobre a Milano dove sarebbe anche stato denunciato per un furto; secondo altre, nei giorni immediatamente seguenti il delitto. Il suo nome è scritto su un ordine di cattura internazionale.