Lo spettacolo, che è affidato alla forza e alla sintonia recitativa di una collaudata coppia d’interpreti, Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, intende rendere omaggio ai pilastri della cultura teatrale italiana, l’opera lirica e la comicità popolare, con la mediazione del genio e della poesia di Gioacchino Rossini che porta al sommo della creatività la convenzione teatrale del recitar cantando.
La vicenda è ambientata negli anni trenta dell’Ottocento. Abbandonata da anni l’attività creativa, il grande compositore vive in Francia come un principe della cultura e dell’arte. Ma in Europa si è sparsa la voce che il Maestro abbia composto una nuova opera e che sia restio a rappresentarla. Ecco, dunque, che Domenico Barbaja, famoso impresario dell’epoca, nonché scopritore del genio pesarese, invia a Parigi i suoi emissari, due buffi pasticcieri-musicisti siciliani, che avranno il compito di recuperare quell’opera che, se rappresentata al San Carlo, potrebbe restituire alla città partenopea il sopito splendore di un tempo…I due siciliani partono dunque alla volta di Parigi dove vengono assunti in casa Rossini in qualità di cuochi; lì, fra astuzie e speranze, tentativi di seduzione e allestimenti d’opera sullo sfondo di tegami e padelle, si giungerà ad un inatteso finale in cui poesia e finzione, musica e canto si fondono in un rapinoso vortice di creatività.
Opéra Comique recupera ed esalta una straordinaria stagione artistica con tutti i mezzi tipici del teatro: la comicità, la passione, il viaggio…sempre usando il canone musicale rossiniano e senza dimenticare lo sfondo sociale e politico della prima metà dell’Ottocento, uno dei periodi più ricchi di trasformazioni, rivolte e utopie.