Così, l’opera di Shakespeare, nelle note di Roberto Guicciardini, rinuncia alla pedante ricostruzione scenica per affidarsi invece ad una scenotecnica esclusivamente pittorica dove argentei velari che simulano la luna piovono su giganteschi fondali capaci di alludere, per colori ed atmosfere, alla Venezia fastosa e magnifica del testo.  Il protagonista è un uomo senza tempo, consumato dal dubbio e perso negli smarrimenti di un’esistenza priva di certezze, piena degli interrogativi che la vita gli affolla nella mente. La storia, come la natura, appare crudele ed il mondo elisabettiano, come il mondo di oggi, si percepisce nella disgregazione di equilibri precari.  Tragedia dell’immaginazione deformante, nonché della retorica quale forza di un linguaggio pronto ad uccidere, questa versione si presenta, nelle intenzioni del regista, come poco classica, riavvolgendo al contrario la trama – mirabilmente scandita nella parole della traduzione di Masolino d’Amico – che inizia con l’avvenuta morte di Desdemona e la follia conclamata del Moro, amante tutto consumato nel dilemma di una passione umana che sconfina nel dramma altissimo.  Dopo Roma lo spettacolo sarà a Milano (dal 25 novembre al 7 dicembre) poi a Novara (13/14 dicembre) e, a gennaio 2009, a Udine (14/17), Siracusa (20/22) e Agrigento (23/25). Per informazioni e prenotazioni biglietteria del teatro tel. 06/6794585 (ore 10/19 – lunedì riposo) inizio spettacoli serali ore 20.45repliche pomeridiane ore 16.45: mercoledì 29/10; domenica 2/11; giovedì 6/11; domenica 9/11; giovedì 13/11; domenica 16/11repliche ore 19.00: mercoledì 5/11; mercoledì 12/11 lunedì riposo