Primavera.  È tempo di spalancare porte e finestre per godersi lo spettacolo dei giochi d’ombra nel giardino. La certezza di un tempo sospeso e ogni pasto si trasforma una celebrazione gioiosa, dove la raffinatezza si esprime in altro modo.

Sorprendiamo in nostri ospiti, improvvisando una messa in scena elegante ed eccentrica. Giochiamo con una tavolozza di tinte vivaci per imporre buonumore e gioia di vivere.

La tavola firmata MarioLuca Giusti appare al contempo classica e contemporanea. I rilievi della tovaglia di Fiandra formano un equilibrio armonioso con i briosi piatti in melanina della Linea Pancale. Sedotti dai colori luminosi, la sala da pranzo en plein air, scrigno ideale per questi superbi piatti, si fa accogliente e la tavola propone una rusticità apparente.

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Ma i dettagli tradiscono una voluta ricercatezza: la Linea Pancale ripropone la bellezza della Scagliola una tecnica antica che imita l’aspetto di marmi e pietre dure, in voga soprattutto a partire dalla fine del Cinquecento. Quasi dimenticata a metà del XIX secolo, viene “riscoperta” e riportata a Firenze, sua patria storica, negli ultimi anni ‘40 del Novecento.

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Una tecnica non a caso scelta dal Brand Toscano in quanto all’epoca assecondava le esigenze della poetica barocca, ossia l’esuberanza decorativa, lo sfarzo e, soprattutto, la ricerca dell’effetto “sorpresa” ottenuto per mezzo dell’illusione: le splendenti e compatte superfici a finto marmo suscitavano meraviglia anche al più accorto osservatore, che solo attraverso la percezione tattile dell’oggetto poteva accertarsi dell’inganno.

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LA MAGIA DELLA “PIETRA DI LUNA”

Il candore perlaceo, la trasparenza e la lucentezza, queste le caratteristiche del materiale di base per i lavori in scagliola, la Selenite, varietà di gesso caratterizzata da scaglie cristalline. Chiamata anche Pietra di Luna viene mescolata con acqua, colla animale e pigmenti per ottenere un impasto duttile che al termine della lavorazione e dopo laboriose fasi di levigatura, diventa lucido e solido come la pietra.