Altro che ‘Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi’: parafrasando il noto modo di dire, gli italiani hanno le idee chiare quando si tratta della festività e di quello che verrà portato sulla loro tavola. Per celebrare la ricorrenza, secondo gli esperti non ci sono dubbi: a vincere è sempre la tradizione, seppur rivisitata in chiave moderna. Sulle tavole trionferà la cosiddetta “cucina della nonna”: le classiche ricette della tradizione regionale, rivisitate mantenendo genuinità e bontà. Le stesse caratteristiche che troviamo nei prodotti Ariosto:dagli Insaporitori per Carni arrosto e ai ferri, pesci, patate, spezzatini, sughi ( naturali a base di erbe e sale marino, senza glutammato monosodico e conservanti, non contengono glutine né tracce di glutine), alle spezie e alle erbe aromatiche, passando per l’Orto in busta (una marcia in più anche per piatti semplici). Una girandola di colori e profumi racchiusi in graziosi vasetti: nascondono al loro interno un piccolo tesoro, polveri o frammenti vegetali che basta strofinare un po’ perché rilascino gradevoli essenze, semi che se pestati, emanano stuzzicanti fragranze.

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I prodotti made in Italy, rivisitati per la Pasqua, sono rassicuranti, trasmettono convivialità, sono emblema di genuinità e hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo. Cosa sale e cosa scende in dispensa? Salgono i legumi e le verdure dell’orto, come la cicoria, i carciofi, i peperoni, le zucchine e gli asparagi; in posizione stabile la carne rappresentata da agnello, abbacchio, tacchino e le immancabili uova. Secondo i nutrizionisti è bene privilegiare verdure come agretti e rughetta per il carico di vitamina A e C e polifenoli, oltre ad asparagi e carciofi, che hanno potere protettivo e depurativo e aiutano a tenere sotto controllo la glicemia, vista l’abbondanza di cibo e alcool durante i brindisi.

Come si compone il menù del pranzo di Pasqua? Chef e nutrizionisti concordano che il segreto per un pranzo di successo sia di non appesantire ma di ingolosire: a partire da un antipasto che, nella migliore tradizione è all’insegna dei sapori regionali con un ricco antipasto all’italiana fatto di verdure crude o sottolio, accompagnate da formaggi nostrani e salumi del territorio. Ad accompagnarlo anche una torta salata, magari farcita con formaggio e verdure. A seguire un primo a base di pasta fatta in casa condita con del sugo oppure delle minestre con verdure e legumi; concludono piatti di carne al forno o alla brace con verdure o legumi. Immancabili la classica colomba, nelle diverse varianti con canditi, frutta e cioccolato.

E ora entriamo in cucina con Ariosto…

A cominciare dalla tempura di verdure miste:Tagliate la carota a bastoncini, il finocchio a spicchi sottili e i porri a pezzetti di 5 cm di lunghezza. Sbollentate le cimette di broccolo e di cavolfiore per 5 minuti in acqua salata, scolatele e mettetele subito a raffreddare in acqua e ghiaccio. Scottate per 2 minuti i bastoncini di carota in acqua leggermente salata e poi tuffate anche loro in acqua e ghiaccio. Quando le verdure saranno fredde, scolatele, asciugatele e sistematele in frigo. Scaldate l’olio in una padella tipo wok, quindi immergete le verdure un po’ per volta nella preparazione ottenuta con Impan e friggetele per 2-3 minuti. Scolatele e tenetele in caldo in una teglia foderata con carta da cucina in forno a 50 °C. Salate e servite subito.

Il primo piatto è un omaggio alle erbe aromatiche: abbiamo impiattato uno spaghetto di carote con semi di finocchio e menta (dopo un leggero soffritto con L‘Orto in busta) in salsa di pomodoro Piccadilly (impreziosita con Insaporitore per Sughi al Pomodoro) dove i sapori naturali delle erbe fanno dimenticare la mancanza di sale.

In alternativa, un risotto al fondo bruno di volatili da cortile con crema di yogurt, senza sale e grassi nel brodo vegetale; il piatto raggiunge una perfetta sapidità con l’aggiunta di curry.

Come piatto della tradizione rivisitato proponiamo il Carrè d’agnello. In questa ricetta l’agnello viene cotto sottovuoto a bassa temperatura e ciò che lo rende unico è l’incontro dei sapori della terra con quelli del mare. Le cozze vengono cotte insieme ai pomodori tagliati a pezzetti, curry, pepe, erba cipollina, Sale Aromatizzato (tutto dalla dispensa Ariosto) e dell’acqua. I fagiolini sbollentati in acqua salata vengono poi tagliati a pezzetti regolari. Successivamente, l’agnello viene rosolato in padella ed infine impiattato in una fondina con il guazzetto di cozze, con le cozze e i fagiolini croccanti.

Banditi burro e panna a vantaggio dell’olio extravergine d’oliva a crudo, abbiamo farcito la mozzarella grazie al contenuto prezioso dei vasetti Ariosto: basilico, menta, e un pizzico di prezzemolo.

Tradizione anche nella scelta dei suppellettili e delle decorazioni. La Pasqua sta alla primavera come i colori tenui stanno alla tavola. Allora via libera alla fantasia, raccogliendo fiori di campo e erbe spontanee, che tanto vanno di moda in questo momento. State sui toni del verde felce e del giallo tarassaco, usate vasetti delle conserve come centrotavola per un effetto ancora più cozy. Se volete invece puntare sull’eleganza scegliete gli intramontabili tulipani o i narcisi, perfetti anche come decorazione per il tovagliolo, piegato quadrato. Se la situazione è informale potete usare anche le tovagliette all’americana, anche se consigliamo sempre una bella tovaglia in lino bianca con sottopiatti naturali.