Vediamo il programma per domani venerdì 26 giugno. In Sala rossa alle ore 18,45 omaggio a Stanley Kubrick del quale verrà proposto “Rapina a mano armata”: uscito dal carcere, Johnny mette a punto un minuzioso piano per una rapina in un ippodromo che frutta due milioni di dollari. Il grosso bottino suscita avidità e ferocia tra i complici.  Seguirà alle ore 20,45 il film cult di Kubrick, “Arancia meccanica”: dal romanzo (1962) di Anthony Burgess: in una Inghilterra di un non lontano futuro, Alex e i suoi 3 Drughi si dedicano allo sport dell’ultraviolenza: torturano, stuprano, uccidono. Abbandonato dai suoi, Alex è arrestato e condannato a 14 anni. In carcere si sottopone volontariamente al trattamento Ludovico che, privandolo del libero arbitrio, gli toglie ogni pulsione aggressiva e lo obbliga a odiare la musica di Beethoven (la Nona Sinfonia) che adora. Guarito e liberato, si trova in un mondo più violento di prima e subisce le vendette delle sue vittime. In Sala Azzurra alle ore 18,45 prosegue la rassegna su cinema e videogiochi con “Resident Evil: Apocalypse” ed alle ore  20,30, per lo sport, “Toro scatenato” di Martin Scorsese con Robert De Niro: sceneggiato da Paul Schrader e Mardik Martin che si sono ispirati alla sua autobiografia, è la storia del campione mondiale dei pesi medi Jake La Motta, detto “il toro del Bronx” per le furenti capacità di picchiatore, ma soprattutto di incassatore. Conquistò il titolo nel 1949 contro Marcel Cerdan e lo cedette a Ray Sugar Robinson il 14 febbraio 1951. Costato quattordici milioni di dollari e due anni di lavoro, è un violento film sulla violenza, in cui la boxe è un supporto per il ritratto di un uomo eccezionale sul ring, ma esemplare, nella sua normalità, in privato come prodotto avvelenato di una cultura, di un ambiente, di una società. Di questo mondo, fondato sulla violenza, M. Scorsese suggerisce la dimensione sociale di sfruttamento, mostrandone il funzionamento, con acuta finezza. Il miglior film di ambiente pugilistico della storia del cinema. Preparatosi alla parte con un puntiglioso allenamento e aumentando di una trentina di chili, De Niro è sensazionale per la paranoica furia e l’umorismo sardonico con cui s’è calato nel personaggio.  Nella Sala  Cinema 3 alle ore 18,30 sarà proiettato “L’incubo di Darwin mentre alle ore 20,45 cinema austriaco con Billy Wilder ed il suo “Viale del tramonto” con Gloria Swanson, William Holden, Erich von Stroheim: un giovane e disoccupato sceneggiatore di Hollywood va a vivere con una ricca e anziana attrice, già star del cinema muto, prigioniera delirante del suo passato, facendosi da lei mantenere. Il più caustico e sardonico film nero sul mondo di Hollywood. Melodramma amarissimo con risvolti da horror e sottofondi da commedia. Alcune memorabili scene tra cui la partita a carte con B. Keaton. Sapiente regia: una pietra miliare nell’itinerario di Wilder. Splendide interpretazioni. In Sala Radio e Tv per “Il cannocchiale di Galileo” sarà proiettato “L’ignoto spazio profondo” di Werner Herzog: fantasia fantascientifica  e 49o titolo nella filmografia del più visionario regista tedesco vivente, raccontata da un alieno (B. Dourif), proveniente da un pianeta (Wild Blue Yonder) nella galassia di Andromeda, a centomila anni-luce dalla Terra. Film di grande suggestione, onirico e ipnotico (girata da Henry Kaiser nella zona subacquea del Polo Nord) che raffigura un fantastico universo in cui l’atmosfera, dice W. Herzog, è composta di elio liquido sotto un cielo di ghiaccio. Per i terrestri la ricerca di un luogo alternativo in cui vivere si rivela impossibile. Conclusione (nel sottotesto): occorre proteggere il nostro più prezioso e insostituibile patrimonio, il pianeta Terra. In Sala Flaiano 4 per la rassegna dedicata ai comici è la volta di Charlie Chaplin e del suo “Tempi moderni”: Charlot, operaio alla catena, è vittima e cavia delle macchine che letteralmente lo “mangiano” e lo mandano in tilt. Perde il posto, trova lavori occasionali, se ne va con una monella. Cinque anni dopo Luci della città (1931) C. Chaplin fa un film sonoro, ma non parlato. Satira sociale in difesa della dignità dell’uomo contro il dominio della macchina. Almeno una mezza dozzina di scene memorabili. Chaplin attaccò l’asservimento dell’uomo ai dogmi della produttività, sia nel regime del profitto sia in quello dello stakanovismo.  Si prosegue alle ore 20,45 con  “A ciascuno il suo (cinema)” ed alle ore 21,00 omaggio a George Simenon con il film di Claude Chabrol “Betty”: già moglie di un uomo importante, costretta a lasciar la famiglia dopo aver firmato una carta con cui rinunciava a ogni pretesa sui figli, Betty, adultera e alcolizzata, è raccolta in un bar da una generosa signora che le offre alloggio e comprensione, ma tradisce anche quel rapporto di amicizia. In Sala d’Annunzio e il cinema continua la rassegna con i documentari di Stefano Falco. Alle ore 19,00 sarà proiettato “Emilio Alessandrini, uomo d’Abruzzo e magistrato d’Italia”: video realizzato in occasione del trentesimo anniversario dell’ uccisione di Emilio Alessandrini avvenuta il 29 gennaio 1979 ad opera dei terroristi di “prima linea”. Nel filmato testimonianze di amici e colleghi e immagini di repertorio.