Pomodori Ogm anticancro, messi a punto nell’ambito di un progetto di ricerca europeo. A crearli, Cathie Martin, dei laboratori britannici del John Innes Centre di Norwich, che da anni studia le proprietà dei pomodori: contengono i geni di un fiore e producono una quantità importante di antocianine, antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, di cui i pomodori normali (pur ricchi di anticancro come i licopeni) sono privi. Ed è questa combinazione a triplicarne lo scudo, come è risultato da test di laboratorio effettuati su topolini. Gli animali sono stati divisi in tre gruppi, a dieta diversa: al primo gruppo è toccato cibo comune, al secondo è stato aggiunto un 10% di estratto di pomodoro rosso normale, al terzo mangime con estratto di pomodoro viola. «Tra i primi due gruppi non sono state riscontrate differenze — spiega Marco Giorgio, dello Ieo, che ha condotto la sperimentazione sui topi —. Mentre l’ultimo gruppo, che ha mangiato pomodori viola, ha mostrato un allungamento della vita significativo».La strada è aperta: lo Ieo inizia a puntare sullo studio di questi cibi «arricchiti» (verdura e frutta migliorata geneticamente per farci arrivare sani ai 120 anni di vita media programmata dai nostri geni) per prevenire i tumori, se non per bloccare lo sviluppo di cellule neoplastiche.«Senza esagerare con la fantasia, si tratta di un importante passo avanti — dice Pier Giuseppe Pelicci, direttore della ricerca dello Ieo — nello studio degli antiossidanti, dei flavonoidi (le antocianine) in particolare, ormai largamente considerati una valida arma di prevenzione nei confronti di una vasta gamma di patologie, dalle malattie cardiovascolari ad alcuni tipi di cancro. La dieta seguita dalla maggioranza della popolazione nel mondo occidentale non sembra essere sufficiente a garantire un apporto adeguato di queste sostanze, presenti nelle verdure e nella frutta (soprattutto frutti di bosco, uva, arance rosse). Per questo il progetto Flora punta a capire meglio i loro meccanismi di azione e a trovare nuove strade per aumentarne il consumo». I pomodori scuri, comunque, non sono una novità. Esistono già il Kumato, un ogm, e il Nero di Crimea, anch’esso con una colorazione scura. Queste varietà non hanno antociani. Infine, c’è il pomodoro Sun Black (progetto italiano Tom-Anto finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca): non è un Ogm, ma gli antociani sono accumulati nella sola buccia.