In attesa del 2 luglio, data che incoronerà il vincitore del premio più seguito daL mondo letterario italiano, l’autore si recherà a Berlino il 18 giugno, con gli altri cinque finalisti, per presentare il libro al Liceo Einstei e alla Zentral und Landes Bibliothek.L’Istinto del Lupo è un racconto crudele e pieno di fascino, ambientato tra case borghesi e accampamenti nomadi, tra baracche di periferia e licei dei quartieri bene, tra colorati personaggi circensi e scoloriti maggiordomi in uniforme, tra chi beve del buon vino e chi si uccide a bottigliate per un sorso di brandy. È in questo strano contesto che il signorino Lapo con un enorme empatia per gli animali diventa il feroce Lupo, che fin dall’inizio vive una sua unicità: asociale ma ironico, fantasioso ma concreto, timido ma sfacciato. Lapo è un alieno fin da bambino. Vive in un ambiente confortevole ma è come se fosse sempre in ombra. Sarà proprio nell’ombra degli ambienti sotterranei, nell’oscurità del mondo, negli inferi della città che Lapo scopre una sua identità e in cui prende vita l’odissea Lupo.E mentre il rapporto tra Lapo e suo padre va spegnendosi, prende vita quello tra Lupo e Tamoa, che come un padre gli insegnerà a gestire la violenza e che diventerà il perno attorno a cui ruota l’intero sviluppo della narrazione. Il barbone dal passato indecifrabile diventa la zattera a cui il ragazzo si aggrappa con tutte le sue forze, abbandonando stremato il suo nido familiare. Assieme al clochard Tamoa compariranno nella nuova vita di Lapo/Lupo una galleria di personaggi indimenticabili, paradossali, surreali ma allo stesso tempo tristemente veritieri. Un grande romanzo di formazione.